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Sequestrata un’area privata al cui interno erano state abbandonate diverse  tonnellate di rifiuti speciali

I rifuti speciali sono risultati contenere amianto

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Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale Biella in forza al dipendente Gruppo,  a seguito di uno specifico servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e  repressione delle violazioni in materia ambientale, hanno individuato e successivamente  sottoposto a sequestro un’area privata al cui interno erano state abbandonate diverse  tonnellate di rifiuti speciali risultati contenere amianto.

L’accesso e i successivi accertamenti dei finanzieri hanno permesso di constatare che  l’intera superficie, di circa 93.000 mq di terreno insistente nel Comune di Masserano (BI), è  un ex area industriale di proprietà di una società biellese in evidente stato di abbandono e  di degrado al cui interno sorgono 2 fabbricati di 12.000 mq.

All’interno di questi edifici i militari hanno scoperto cumuli enormi di rifiuti abbandonati e  lasciati alle intemperie con totale incuria. In particolare sono stati rinvenuti scarti di  lavorazione edile di tipo laterizio per un totale di circa 300 tonnellate, vari fusti di metallo visibilmente danneggiati contenti materiale oleoso e con conseguenti sversamenti  direttamente sul suolo, e soprattutto cataste di lastre, frammentate ed integre, in  fibrocemento, contenenti amianto, per circa 180 tonnellate. Alcune di queste lastre erano  ammassate alla rinfusa in più punti dei fabbricati, altre invece costituivano il tetto  danneggiato degli edifici abbandonati.

Nell’area erano presenti inoltre i vecchi impianti di lavorazione in materiale ferroso in  completo stato di abbandono. In particolare era presente un forno industriale per la  produzione di laterizi con all’interno un rotolo di treccia in amianto che è considerato uno dei  rifiuti speciali più pericolosi in quanto per la propria conformazione si presta al più facile  rilascio di particelle nocive nell’ambiente.

L’ingente quantità di rifiuti contenenti amianto, la cui produzione, vendita ed uso è vietata in  Italia dal 1992, ha reso opportuno l’intervento di personale specializzato dell’A.R.P.A.  Piemonte – Servizio territoriale di Biella che ha provveduto al prelevamento di campioni di  tutto il materiale rinvenuto per le successive analisi.

L’attività si è conclusa con il sequestro di tutta l’area, i relativi fabbricati e tutti i rifiuti speciali contenuti all’interno nonché la conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica di  Biella del rappresentante legale della società per violazione dell’art. 256 del D.lgs 152/2006  (Codice Ambientale).

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