Attualità
Segregati in casa a causa dell’ascensore rotto: «Non riusciamo a fare le scale e quindi non usciamo»
La protesta dei condomini di via Lombardia: «E’ più di un mese che non funziona. Molti hanno rinunciato alle visite mediche»
«E’ più di un mese che sono segregati in casa. Da quando si è rotto l’ascensore per la maggior parte di loro è diventato impossibile anche solo andare a fare la spesa: stiamo parlando di persone anziane e malate che non sono in grado di fare le scale».
E’ molto amareggiata la signora che si è fatta portavoce dei condomini della scala B del palazzo Atc di via Lombardia 18 a Biella quando racconta l’incubo che, da quasi un mese e mezzo, stanno vivendo a causa del guasto dell’ascensore proprio nella loro scala.
«Non è la prima volta che si rompe – racconta la donna – il condominio ha già una certa età e di conseguenza anche l’ascensore ormai è vecchio, motivo per cui spesso e volentieri è inutilizzabile, ma non era mai successo di rimanere così tanto tempo senza poterlo usare.
Ovviamente abbiamo subito segnalato il problema e i tecnici, parlo di più di 40 giorni fa, sono venuti a controllare e ci hanno spiegato che per poterlo riattivare in sicurezza era necessario cambiare dei pezzi e che, fino a quel momento, non poteva essere nuovamente attivato.
Da allora è fermo. Abbiamo più volte provato a risolvere la situazione, dapprima contattando gli uffici cittadini dell’ATC, poi quelli di Novara, abbiamo provato anche a sollecitare la ditta che ha in gestione l’impianto ed, infine, abbiamo chiesto aiuto ad alcuni amministratori cittadini perchè intervenissero e risolvessero il problema.
Purtroppo tutti questi tentativi non hanno portato a nulla e così abbiamo pensato di contattare il vostro giornale, sperando che almeno questo possa portare alla conclusione dell’incubo.
«Come dicevo all’inizio – conclude – la scala B è abitata da 10 famiglie, 2 per ogni piano, per la maggior parte composte da anziani, molti dei quali soffrono di patologie importanti: alcuni sono cardiopatici, altri hanno il diabete. Uno in particolare, che in questo momento, probabilmente, vive la situazione più “drammatica, ha la SLA. Ogni settimana veniva la Croce Rossa a prenderlo per portarlo a fare rieducazione, non solo fisica ma anche respiratoria, da quando l’ascensore è bloccato non sono più venuti da quanto mi risulta.
L’altro giorno, in compenso, sono intervenuti i vigili del fuoco per prenderlo e portarlo in ospedale perchè si è sentito male. Non so se le cose siano correlate, ma so per certo che molti altri hanno annullato le visite mediche che avevano programmato perchè non sono in grado di scendere le scale e uscire di casa. Sembra tutto surreale me ne rendo conto, ma purtroppo è la situazione che stiamo vivendo da diverse settimane. Non stiamo chiedendo la luna, stiamo solo chiedendo che sistemino un ascensore per tornare ad essere liberi di muoverci».
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