Attualità
Se il supermercato numero 24 a Biella si potrà fare, sì farà…
Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella
Care amiche e cari amici, nulla di nuovo sotto il sole – cocente – di questa estate torrida biellese se non il fatto che – udite udite – le ex Pettinature di via Carso potrebbero ospitare il 24° supermercato cittadino.
Confesercenti, l’associazione dei commercianti, scende in piazza per protestare, ma forse non tutti sanno che secondo la smorfia napoletana il numero 24 significa “ ‘e gguardie”, cioè tutti i funzionari di polizia e carabinieri che si occupano di sicurezza e del rispetto delle regole. Quindi stiamo sereni, “’e gguardie” sono in generale un simbolo di correttezza morale, di controllo, che ha a che fare con il rispetto delle leggi che, anche in questo caso, verranno sicuramente rispettate.
Il resto sono chiacchiere, se il supermercato si potrà fare si farà. Lo dico con amarezza e con una punta di disincanto: ben vengano “segnali di vita”, sit-in, da parte di associazioni di categoria, cittadini, verso la politica locale, da anni orfana di un confronto serio con la popolazione “sempre da un’altra parte” quando si è trattato di far sentire la propria voce anche in dissenso su certe scelte dell’amministrazione abituata a cantarsela e suonarsela sempre da sola specie sui social.
Forse la campagna elettorale nazional balneare che incombe su di noi ha riacceso qualche “sussulto di attenzione civica” ma non mi farei molte illusioni: il 24° supermercato in arrivo, credetemi, non interessa quasi a nessuno e non va di certo a toccare il commercio di vicinato. Semmai sarà piuttosto una questione di “concorrenza” tra ipermercati che mi appassiona davvero poco.
Bene venga invece il fatto che, grazie a questa operazione, si vada finalmente a mettere mano alla riqualificazione dell’area di via Carso delle ex Pettinature lasciata al più totale degrado. Anzi, chissà mai che con gli oneri di urbanizzazione non si possa rimettere mano a quel progetto degli anni ‘90 di creare un percorso di collegamento che dal parco degli aquiloni costeggi tutta l’area interessata per sfociare in via Cernaia. Non ci resta che aspettare – noi a Biella siamo bravi in questo – per vedere quali soluzioni saranno adottate.
Quello che è certo è che tutta questa operazione non andrà ad incidere ulteriormente con le problematiche del centro città, queste ultime, invece, frutto di non scelte politiche e amministrative del passato che hanno portato al degrado urbano e alla desertificazione dei nostri giorni. Si dice che gli affitti dei negozi siano “esosi”, con circa 4 mila euro al mese per 60 metri quadrati. Giusto lanciare un SOS, anche se in via Italia non puoi mica obbligare i proprietari ad affittare a prezzi più bassi, specie in assenza di qualsiasi tipo di iniziativa seria a supporto. Vorrei ricordare che sulla tematica “centro storico” in molti hanno parlato tanto ma realizzato poco…
A suo tempo c’è stata una promessa elettorale, una delle tante, da parte dell’attuale Giunta rimasta sempre lettera morta; durante la legislatura 2009/14 analoghe promesse di intervento erano state fatte sempre dal centrodestra al governo della città ma senza successo; anche dal 2014 al 2019, con la giunta di centrosinistra di Cavicchioli, tutto è rimasto tale e quale. Quindi comunque la pensiate, da centro sinistra a centro destra, passando per il centro nulla cambia nella sostanza.
Il resto sono chiacchiere e distintivo (lo dico a beneficio dei soliti noti che, in vista della campagna elettorale di settembre, già stanno riattaccando il solito “tifo partitico” sulle differenze tra centrodestra e centrosinistra che francamente ha stufato.). Manifestate gente, manifestate. Ma poi, se potete, andate anche un po’ al mare così da distrarsi un attimo e guardare oltre…
Luigi Apicella
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