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Se i commercianti del centro di Biella non aprono alla domenica significa che non hanno bisogno di soldi, diamo i contributi a chi ha voglia di lavorare

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BIELLA – Le luminarie in centro per le festività natalizie verranno messe con una spesa non indifferente per il comune anche a favore di chi alla domenica ora non vuole aprire. I contributi invece non bisogna darli a chi vuole tenere chiuso e l’importo che si sarebbe dovuto dare a loro bisogna darlo in più a chi ora terrà aperto la domenica, in quanto chiaramente se non tengono aperto ora alla domenica non è che sentano necessità di un maggior incasso per vivere, hanno chiaramente altri fondi a disposizione, quindi è giusto aiutare chi è più in difficoltà economicamente e per tanti di loro tenere aperto anche alla domenica è una opportunità in più inrinunciabile.

Se si riesce a rilanciare il centro, anche i commercianti dei centri commerciali torneranno in centro e penso che torneranno alacremente, visto i costi di affitto e di gestione che devono pagare ora ai gestori dei centri commerciali, sempre più famelici nei loro confronti. A tal proposito noto continue chiusure anche in questi centri, sostituiti sempre più da negozi gestiti direttamente da grossi gruppi, ed in alcuni casi pure questi grossi gruppi chiudono o riducono di molto il personale o continuano a sostituirlo con personale tirocinante, precario ed a tempo determinato, usufruendo delle situazioni agevolative che la normativa attuale permette.

L’amministrazione attuale del comune di Biella sta mettendo in atto una strategia globale su vari fronti per rivitalizzare ed aiutare il commercio a Biella dal centro alle frazioni e di cui beneficeranno anche tutti i proprietari di immobili per uso attività e abitazioni che si vedranno in seguito rivalutati i loro immobili se si rivitalizza il commercio ed il turismo in città ed in provincia.

Per quanto riguarda l’associazione dei commercianti che in un giornale locale ha accettato di commentare il suo pensiero sulle aperture domenicali ritenendole non opportune, devo rilevare che è una associazione legata mani e piedi alla COOP e quindi magari è molto probabile che sia portata ad agevolare situazioni favorevoli all’afflusso nei centri commerciali dove si trovano insiedate le stesse COOP. Le altre associazioni non sono state intervistate o magari non hanno voluto rilasciare interviste sull’argomento visto che una parte di commercianti loro tesserati che lavorano nei centri commerciali ci rimetteranno se la gente si riabitua poi a rifreguentare gli esercizi in città.

Spero che questi associazioni non abbiano tenuto lo stesso silenzio , quando sono stati aperti i centri commerciali, che vi abbiano almeno inveito contro.

Mi piacerebbe pure ricordare cosa aveva commentato all’apertura degli stessi centri commerciali l’associazione che su un giornale locale sabato 24 ottobre invece si è detta d’accordo a non aprire ora alla domenica in città indicando come motivo il non approfittare degli esercenti che nei centri commerciali ora devono tenere chiuso il sabato e la domenica.

Per quanto riguarda il rivitalizzo di Biella voglio ricordare una mia idea che però ora con le nuove intenzioni di questo governo che se applicate la inficeranno completamente. Riguarda l’utilizzo del vecchio ospedale che per tale scopo dovrebbe rimanere in mano pubblica per l’instaurazione di una effettiva università con diversi indirizzi e pure a completamento degli indirizzi dei corsi triennali già ora svolti a Città Studi. Questo porterebbe ad un enorme giro d’affari per il commercio, i pubblici esercizi di bar e ristorazione, alla ricerca di appartamenti da affittare da parte degli studenti più lontani e quindi il ridecollo del valore degli immobili ora decaduti al valore di carta straccia.

Aimè però secondo le ultime notizie , l’intenzione di questo governo di PD e sinistroidi e del M5B (movimento 5 balle) impregnati solo di ideologia ed incapacità vogliono arrivare specialmente per i corsi universitari al totale utilizzo delle lezioni a distanza, inficiando non solo questa mia idea di sviluppo per Biella, ma dando un ennesimo colpo di grazia a tutto il florido commercio che le università creano in tutta Italia dando un colpo di grazia ai pieni affitti di abitazioni e valore dei fabbricati in tante città italiane sedi di università.

Franco Mino

(Commercialista e Consigliere Comunale Lega Salvini Premier città di Biella)

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