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«Schiacci start e per magia il flipper prende vita»
Chiara Gagliardone ne ha collezionati trenta e ha creato il gruppo Facebook più grande d’Italia
«Schiacci start e per magia il flipper prende vita». Si chiama Chiara Gagliardone, è biellese e con altri ha fondato il gruppo Facebook più grande d’Italia per un tema particolare e suggestivo: il flipper. Sì, proprio quella specie di biliardino che qualche decennio fa riempiva i bar con suoni e campanelle. Con la pallina che correva e sbatteva all’impazzata e che ha dato il là a una parola diventata di uso comune: tilt.
Oggi il flipper è cresciuto e ha sposato la tecnologia. Affascinando nuovi appassionati. Come Chiara.
«Schiacci start e per magia il flipper prende vita»
Quando e come è nata la tua passione per i flipper?
La mia passione per i flipper è nata nel 2011. Casualmente ho visto il flipper delle Tartarughe Ninja in vendita su EBay mentre cercavo action figures vintage. Me ne sono innamorata subito e da quel momento sono partita alla ricerca del mio primo flipper.
Ti ricordi il primo flipper con cui hai giocato? Che sensazioni ti ha dato?
Il primo flipper a cui ho giocato è stato il Rocky and Bullwinkle, che è anche stato il primo che ho acquistato. Questo oggetto magico, ha preso vita una volta schiacciato il tasto start. È stata da subito un’esperienza divertente e stimolante. Sono rimasta colpita dalle luci colorate, dalle musiche coinvolgenti, dai video del display e dai meccanismi animati.
Cosa ti affascina di più dei flipper rispetto ad altri giochi?
Il fatto che il flipper sia un gioco reale e non virtuale, un oggetto che si può toccare con mano e che racchiude al suo interno un mondo. Mi affascina anche la sua variabilità perché nessuna partita è uguale grazie al mix di abilità e fortuna.
Hai un flipper preferito? Se sì, quale e perché?
No, non ho un flipper preferito, ne ho tanti che mi piacciono.
Quanti flipper possiedi e quali tra di loro consideri il pezzo forte?
Al momento possiedo 30 flipper. I pezzi più pregiati tra i classici: Cactus Canyon, Monster Bash, The Addams Family, Indiana Jones. Invece tra i più recenti le edizioni limitate, collector e premium come Scooby Doo, Godzilla, Jurassic Park, Deadpool, Iron Maiden, 007.
Qual è, secondo te, l’aspetto più importante nella progettazione di un buon flipper? Design, gameplay, suoni?
L’aspetto più importante è il gameplay, insieme alle regole che contraddistinguono ogni flipper. Il gioco deve essere chiaro ma garantire al tempo stesso la longevità del flipper. In secondo piano metto il tema e l’artwork cioè la parte estetica. Che ha un ruolo importante soprattutto considerando l’uso domestico del flipper come oggetto d’arredamento.
Cosa pensi della comunità di appassionati di flipper?
È una comunità in continua espansione, nel gruppo su Facebook siamo più di 13mila iscritti. Ogni giorno nuove persone ne entrano a fare parte conoscendo altri appassionati con cui confrontarsi e condividere questa passione.
Come vedi il futuro dei flipper in un mondo sempre più digitale?
I flipper sono cambiati nettamente da quando sono stati introdotti i display LCD. Hanno reso possibile l’utilizzo di immagini e animazioni più dettagliate, svecchiandoli e rendendoli sempre più moderni. Grazie anche a internet e alle applicazioni che permettono agli appassionati di sfidarsi in una comunità virtuale in continua espansione.
Potessi scegliere il tema per un nuovo flipper, quale sceglieresti?
Dragon Ball, in occasione del suo 40esimo compleanno.
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