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«Sarebbe un sogno avere mio figlio a casa per Natale»

Parla il padre Giovanni Battista: «Si è ammalato gravemente dopo la scomparsa della mamma, stiamo vivendo una situazione tremenda»

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«Vorrei che mi fosse fatto un grande regalo di Natale, quello di poter trascorrere le feste, anche solamente poche ore, con mio figlio».

A pronunciare queste tristi parole è Giovanni Battista, un papà disperato: «A mio figlio – prosegue nel racconto della sua tremenda vicenda – qualche anno fa gli furono diagnosticati seri problemi psichici. Si ammalò a seguito della morte della sua mamma. Mia moglie venne a mancare a causa di un tumore al fegato. Da quel momento nostro figlio, un bel ragazzone pieno di vita, si chiuse in se stesso. Con il trascorrere dei mesi, la situazione andò sempre più peggiorando. Iniziò a dire cose fuori del comune, del tutto insensate, insomma, la sua mente si ammalò repentinamente. Da lì in avanti iniziò questo calvario tra visite psichiatriche e ricoveri ospedalieri, insomma, entrò in questo tunnel buio dal quale ancora oggi non è riuscito a uscire».

Il ragazzo in alcuni frangenti si sarebbe dimostrato anche pericoloso nei confronti del genitore, stando al racconto di quest’ultimo: «Capitò un paio di volte – continua Giovanni Battista -, tentò di aggredirmi senza nessun motivo, ma io lo fermai senza alcun problema».

Ora il giovane da oltre due mesi si trova ricoverato e assistito all’interno di una comunità: «Mio figlio al 20 del mese di dicembre compie gli anni, desidererei con tutto il cuore poterlo accogliere a casa nostra anche solamente per qualche ora. Mi assumerei tutte le responsabilità, sono sicuro che non succederebbe nulla. In questi giorni ho scritto anche al Giudice tutelare per esporre questo mio desiderio. Spero che le implorazioni di un papà disperato possano essere accolte».

Il ragazzo dovrà trascorrere ancora otto mesi nella struttura nella quale si trova: «Vado spesso a trovarlo – continua il padre -, lui mi accoglie affettuosamente. Si trova bene in comunità, gli fanno fare dei bei lavoretti, come ad esempio confezionare le marmellate, insomma, il suo tempo viene occupato. Lui è un ragazzo tenero, purtroppo questa malattia me l’ha rovinato. Mi auguro che con il tempo possa recuperare, la volontà non gli manca. Io sono qui pronto a dargli una mano, è mio figlio e gli voglio un gran bene. Spero – conclude l’uomo – che attraverso le righe di questo articolo, le autorità competenti possano esaudire il mio sogno, quello di trascorrere il Natale insieme a mio figlio».

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1 Commento

1 Commento

  1. LUISA Vitale

    26 Novembre 2023 at 0:28

    Anch’io ho un figlio che compie gli anni nello stesso giorno del tuo. Ti auguro di cuore di poter trascorrere il Natale con lui.
    AUGURI

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