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Salussola: la mostra “L’ultima infamia, Santhià-Cavaglià del 1945”.

La rassegna sarà ospitata al Museo dell’Oro e della Pietra

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Salussola: la mostra “L’ultima infamia, Santhià-Cavaglià del 1945”.

Salussola: la mostra “L’ultima infamia, Santhià-Cavaglià del 1945”.

In occasione delle celebrazioni per l’anniversario dell’eccidio del 9 marzo 1945 a Salussola, l’A.V.P.S. in collaborazione con l’Anpi, Casa della Resistenza di Sala Biellese, con la sezione Borra Savio Machieraldo Tempia, propone la mostra “L’ultima infamia, Santhià – Cavaglià 29 – 30/ 04/1945”.
La mostra sarà presentata ufficialmente sabato 9 marzo 2024 alle 16 presso il Museo dell’Oro e della Pietra in via Duca d’Aosta 7 a Salussola Monte (BI).

 

Salussola ricorda il tragico eccidio del 1945
L’esposizione sarà visitabile sabato 9 marzo e domenica 10 marzo, sabato 16 e domenica 17 marzo 2024 dalle ore 10,00 alle ore13,00 e dalle 15 alle 18; nei giorni feriali suappuntamento.
La mostra è stata realizzata a cura della Casa della Resistenza di Sala Biellese. Avrà il patrocinio dell’Istituto della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel  Vercellese e in Valsesia. La documentazione esposta si basa su un’ampia ricerca condotta su fonti d’archivio comunali e parrocchiali di Santhià e Cavaglià. Ma anche di archivi di Stato delle province di  Vercelli, Torino, Milano. Fino ad arrivare a Verona, Vicenza, Rovigo, Genova, Savona, La Spezia, Pisa, Barletta- Andria-Trani, Foggia. Fonti sono relative agli  archivi di Istorbive, Istoreto,Insmili del centro di documentazione Monaco – Berlino,. L’esposizione ripercorre i tragici eventi avvenuti a fine aprile 1945 a Cavaglià e a Santhià. Costarono la vita a che costarono la vita a 58 persone tra civili e partigiani. La mostra, già precedentemente esposta a Sala e a Cavaglià, grazie all’eccezionale ricchezza del materiale documentario esposto, ha suscitato vivo interesse ed ampia partecipazione di pubblico e di studenti.
Info e prenotazioni info@museolaboratoriosalussola.org / Cell/Whatsapp 3533207515

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    2 Marzo 2024 at 8:59

    E quando una mostra su “L’infamia che perdura: come è stato possibile al comunismo di continuare ad esistere impunito, nonostante abbia causato più morti dell’intera Seconda Guerra Mondiale”

  2. Sonia ganz

    2 Marzo 2024 at 11:52

    tutti sanno che se i partigiani non avessero sparato o fatto attentati a tradimento uccidendo molte volte civili innocenti, non ci sarebbero mai state rappresaglie, perche’ ancora oggi la verita’ viene nascosta ?????cosa ci vuole a dire l’ evidenza dei fatti ?? a salussola gli eroici partigiani spararono su camion con militari italiani e civili che salivano al nord senza motivo, per forza poi si son voluti vendicare, ma che robe sono ???

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