Attualità
Salah è un eroe, ma nessuno gli affitta la casa
L’intervista a Salaheddine El Kharraz, il giovane uomo che l’hanno scorso entrò in una casa in fiamme per salvare due persone
«Sono veramente grato e felice di aver ricevuto il permesso di soggiorno per protezione speciale, ancora di più perché la consegna è avvenuta durante la cerimonia per celebrare i 171 anni dalla fondazione della Polizia di Stato. Di questo sono onorato».
Inizia con questi sentimenti di gioia e orgoglio l’intervista a Salaheddine El Kharraz, l’uomo di 26 anni che, a maggio dello scorso anno, si è gettato tra le fiamme di una casa di Adorno che stava andando a fuoco per trarre in salvo due persone. Con lui c’è anche la moglie, Sara Hriba, una 23enne biellese: insieme i due sposi rievocano l’emozionante cerimonia che si è tenuta nella giornata di mercoledì presso l’Auditorium di Città Studi, a Biella.
Se ripensa a quei concitati momenti quali sono le prime sensazioni che le affiorano alla mente?
Ancora oggi, a distanza di quasi un anno da quel giorno di maggio, non credo ancora di essere entrato in quelle fiamme. Non mi sembra vero, quando guardo le foto di quei momenti non penso di essere io. Sinceramente non ho avuto consapevolezza del mio agire e ancora adesso non mi capacito di essere stato in quell’inferno.
Eppure vi è entrato e ha anche salvato due persone mettendo, per quello che è possibile, anche in sicurezza la casa, ma cosa l’ha spinta ad agire?
L’appartamento che stava andando a fuoco era proprio vicino al mio, io ero in casa quando ho sentito delle urla di una donna. Mi sono immediatamente precipitato fuori per cercare di capire cosa stesse accadendo e nella confusione di quei momenti ho solo compreso che all’interno dell’appartamento era rimasto il figlio della signora che gridava. A quel punto non ho pensato, ma agito. Sono entrato in casa, ho cercato il bambino e quando l’ho trovato l’ho afferrato portandolo fuori. Una volta tratto in salvo il ragazzo sono rientrato una seconda volta per chiudere il gas, spegnere le luci e tentare di arginare il rogo; in quel momento mi sono accorto, però, che c’era anche un altro uomo nell’appartamento. Le fiamme a quel punto stavano avvolgendo tutto, ma, fortunatamente, anche in quella circostanza sono riuscito a raggiungerlo e portarlo fuori.
Oltre al permesso di soggiorno, in questo periodo, però, ha anche altro per cui festeggiare; si è sposato e oggi è anche il suo compleanno, giusto?
Sì. Oggi compio 26 anni e a dicembre dello scorso anno, il 28 per l’esattezza, mi sono sposato con Sara, una ragazza di Biella ma originaria del Marocco. Ci siamo conosciuti poco dopo l’incendio. Di lei mi ha colpito la sua bontà, è veramente una brava persona, ci siamo subito capiti, innamorarmi di lei è stato veramente facile.
E per lei, Sara, com’è essere sposata con un eroe?
Il suo gesto è la dimostrazione concreta del motivo per il quale mi sono innamorata di Salaheddine, lui è veramente una brava persona. Nella mia vita non ero mai stata trattata così bene, poco dopo averlo conosciuto sapevo che sarebbe stato l’uomo della mia vita. Adesso che ha ottenuto il permesso di soggiorno potrà anche cercarsi un lavoro. Io fortunatamente sono impiegata presso la Mapfre, mi occupo di assistenza stradale, da quel punto di vista quindi siamo tranquilli. Lui ha esperienza in diversi settori, come muratore, imbianchino, e in Marocco si è diplomato in ingegneria elettrica, insomma mi auguro che non fatichi a trovare un lavoro. L’unica cosa che mi preoccupa in questo momento, se devo essere onesta, però, è la casa. Io vivo a Biella e lui ancora ad Andorno, stiamo cercando un appartamento ma non troviamo nulla. Ho una brutta sensazione: quando entro nelle agenzie e vedono che indosso il velo, cambiano atteggiamento sembra non vogliano affittarmi nulla. Spero che siano solo impressioni mie, ma parlando anche con altre persone l’idea che mi è venuta, mi pesa molto ammetterlo e anche pensarlo, è quella che non vogliano affittare a stranieri: non importa che io sia nata qui e che io parli italiano.
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Cliff
19 Aprile 2023 at 13:38
Le persone dovrebbero più comprendere e fidarsi. Un lavoro i due giovani sposi c’è l’hanno. l’Affitto però non deve essere esagerato, a volte anche nelle trattative, bisogna immedesimarsi e aiutare di più il prossimo.