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Rivoluzione al Pronto Soccorso, cambiano le regole

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Rivoluzione al Pronto Soccorso, cambiano le regole

Rivoluzione al pronto soccorso, cambiano le regole. Ci saranno codici, colori e tempi d’attesa definiti.
E’ uno dei punti previsti dalle Linee di indirizzo nazionali sul Triage Intraospedaliero.
Verranno utilizzati codici numerici da 1 a 5, ai quali le regioni potranno associare un colore: rosso per le emergenze che vanno trattate con accesso immediato, arancione per quelle da affrontare in tempi brevissimi, azzurro per i casi da gestire entro l’ora e verde per quelli che vanno affrontati entro due ore. Il colore bianco, infine, sarà associato a tutti i casi considerati non urgenti, che andranno gestiti entro quattro ore.
Lo spirito dell’accordo Stato-Regioni è quello da un lato di ottimizzare l’organizzazione e migliorare la presa in carico dei pazienti, riducendo i tempi di attesa, dall’altro di ridurre i ricoveri inappropriati e aumentare la sicurezza delle dimissioni dal Pronto soccorso.
Per raggiungere questi obiettivi, si punterà a migliorare l’organizzazione delle aree e degli spazi, in particolare prevedendo un’area di osservazione breve e intensiva che, già al momento della presa in carico, sia in grado di associare all’osservazione clinica una terapia a breve termine ed eventuali approfondimenti diagnostici.

«Per quanto riguarda il triage – commenta il dottor Aldo Tua, direttore della Struttura Complessa Medicina d’Urgenza e Accettazione dell’Asl Biella – sicuramente la grande novità è il passaggio dai codici colore ai codici numerici. Ci sono 18 mesi di tempo per usare le nuove codifiche dalla data di pubblicazione del documento, si andrà pertanto verso la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Questo perché è necessario modificare i programmi e formare tutto il personale».
Il direttore spiega poi le novità per quanto riguarda i tempi d’attesa: «Ad ogni codice colore viene stabilito un tempo di attesa massimo che varia dall’accesso immediato per i codici più gravi a 4 ore per i codici meno gravi. In realtà, viene definito come tempo di attesa non quello che intercorre tra il triage e la visita medica, ma il tempo tra il triage e l’accesso alle aree di trattamento. Su questo aspetto il Pronto Soccorso di Biella utilizza da tempo protocolli di pregestione infermieristica, che prevedono la presa in carico assistenziale e l’avvio di un percorso diagnostico-terapeutico durante l’attesa della visita medica».
Dunque per certi versi Biella è già pronta, anche se “è prevista l’implementazione di alcuni percorsi a valenza infermieristica “see and treat”, sui quali siamo attivi con alcuni nuovi protocolli che dovrebbero partire nel prossimo futuro”.

Per quanto riguarda le novità inerenti all’Osservazione Breve Intensiva, per l’ospedale di Ponderano non ci saranno grandi cambiamenti: «Il pronto soccorso di Biella – sottolinea a questo proposito il dottor Tua – rispetta già ora in toto le nuove linee guida».

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