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Ritorno in classe, Azzolina: studenti e docenti possono tenere mascherina anche se c’è il metro di distanza
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, interviene durante una diretta Facebook organizzata dal Corriere della Sera. Questo è quanto detto dalla titolare del dicastero di Viale Trastevere.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, interviene durante una diretta Facebook organizzata dal Corriere della Sera. Questo è quanto detto dalla titolare del dicastero di Viale Trastevere: “Nessuno vieta al ragazzo, se vuole tenere la mascherina in classe, di tenerla. Noi siamo l’unico paese al mondo a consegnare le mascherine ai ragazzi. Noi abbiamo detto una cosa diversa: se c’è il metro di distanza, da seduti, il ragazzo può abbassarla, ma se vuole tenerla anche in classe può farlo”.https://c6ed79338fd30660ff759872297fb782.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-37/html/container.html
“Se c’è distanziamento, un metro di distanza la mascherina può essere abbassata, ma se il ragazzo o ragazza ha paura può tenerla anche se c’è metro di distanza – ha aggiunto Azzolina – e anche l’insegnante in classe se sta a due metri di distanza dagli studenti può togliere la mascherina, altrimenti deve tenerla ad esempio se si alza e gira tra i banchi deve tenerla”.
Sulla didattica a distanza afferma che: “La scuola non era tutta pronta, abbiamo trovato realtà più avanti rispetto ad altre. In questi venti mesi si è fatto di più rispetto a quanto fatto nei 20 anni precedenti “.
E ancora: “Dobbiamo reinventarci, il primo giorno di scuola sarà un giorno diverso data la pandemia che ci ha colpito, sarà il giorno della speranza e del coraggio. Alcune paure verranno messe da parte, ne sono certa. La scuola reagirà bene. Gli studenti hanno un grande entusiasmo e vogliono tornare a scuola. Ho ricevuto poesie e video di ragazzi che esprimono il loro entusiasmo”. https://c6ed79338fd30660ff759872297fb782.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-37/html/container.html
Sugli studenti fragili: “Abbiamo scritto un’ordinanza per gli studenti fragili che è al vaglio dell’istituto superiore della pubblica istruzione e abbiamo previsto la didattica a distanza per gli studenti fragili”. E anche per un raffreddore “se la scuola è predisposta e gli strumenti perché no? Io credo che la scuola voglia e deve includere il più possibile”.
Poi: “Non possiamo immaginare che la scuola sia esattamente come lo scorso anno. L’importante, in questo momento, è tornare in aula. Dovremo rinunciare a qualcosina ma anche negli anni passati non era una scuola perfetta”.
“Nessuno nega piccole criticità ma le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo. Le assunzioni ci saranno e ad ottobre il concorso si farà. Sono tanti incastri, è un puzzle molto complesso, ma ogni pezzo
sta andando al suo posto e, in questo momento, al personale scolastico posso solo dire grazie”.
Infine sulla temperatura da misurare a scuola: “Già il 26 di giugno è stato detto che la temperatura doveva essere presa a casa, e non è stato detto a caso. Il Cts del ministero della Salute ha spiegato perché la misurazione deve esser presa a casa ed è banale capirlo, se io ho un ragazzino con la febbre non lo faccio salire sull’autobus rischiando di vettore di contagio, ma lo proteggo e proteggo anche gli altri bambini e chiunque tenendolo a casa prima”.
“Quelle linee guida sono state approvate da tutte le regioni, Piemonte compreso, e su quelle linee guida i dirigenti scolastici e tutto il personale scolastico hanno dato le informazioni alle famiglie – ha sottolineato Azzolina – ci sono stati due mesi e mezzo di tavoli regionali sulla scuola quindi quell’ordinanza scritta il 9 settembre appare intempestiva e inopportuna”.
“Noi l’abbiamo date le regole chiare, se un singolo presidente di regione decide di fare la sua ordinanza, il governo in queste ore sta dialogando con quel presidente di regione. Dobbiamo pensare alle famiglie prima della politica, serve un dialogo prima che lunedì si cambino le regole già stabilite due mesi e mezzo fa, gettando nel caosle famiglie. Impugnativa? In queste ore, ripeto, sono in corso interlocuzioni con il presidente Cirio, si vedrà, dovrà esserci risposta sull’impugnativa”, ha concluso Azzolina.
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Simone
13 Settembre 2020 at 14:35
Siamo l’unico paese al mondo a consegnare mascherine ai ragazzi? Scusi in quale paese e soprattutto in quale mondo? No perché la realtà è ben diversa. Le famiglie devono acquistarle perché attualmente non viene consegnato nessun dispositivo individuale e ciò corrispondente alla verità in quando ho due figli e ho dovuto acquistarne un bel pó. Ma grazie lo stesso per il pensiero.
Giacomo
14 Settembre 2020 at 5:29
È oramai evidente che la “ministra” vive in una realtà alternativa e non si rende conto di ciò che asserisce. Poveri noi