Attualità
“Rimaniamo sempre senza luce per ore, adesso basta”
Da anni una cabina elettrica di strada della Colma a Regione Granda Narteggio puntualmente si blocca e lascia 14 famiglie al buio
«Basta, siamo stufi di questa situazione, non è possibile andare avanti così, ora la società che se ne occupa deve in qualche modo intervenire una volta per tutte».
Lo sfogo arriva dagli abitanti di strada per la Colma, esattamente regione Granda Narteggio. Il problema è che da oramai tanti anni, periodicamente, pare che dalla cabina elettrica scatti il contatore lasciando tutti senza energia per ore.
«Purtroppo penso che i tecnici che vengono a ripristinare l’energia in cabina – spiega Roberto Farucci (un residente amareggiato, nella foto accanto al contatore), non capiscano quale sia il problema principale. A pagarne le spese siamo ben 14 famiglie. Nei giorni scorsi ad esempio siamo rimasti senza corrente una sera alle 20. Dopo un’ora circa, a seguito della nostra chiamata, sono arrivati i tecnici, hanno tirato sul la levetta di ripristino e se ne sono andati. Alle 23 la luce è nuovamente andata via. Quindi, il problema è a monte, ma fino a quando non si decidono a sostituire i pezzi danneggiati andremo avanti così».
Pare che addirittura all’interno della cabina in questione ci siano problemi con la vegetazione: «Un giorno – prosegue Farucci -, mentre il tecnico apriva la porta della cabina, ho notato che al suo interno c’erano rami e foglie. Per non farci mancare nulla, oltre che all’energia elettrica domestica, quando la cabina fa le bizze, viene a mancare anche l’illuminazione pubblica». La triste e fastidiosa situazione pare che abbia creato anche danni di natura economica ai residenti: «Nel mio caso – prosegue l’uomo -, lo scorso inverno a causa dell’interruzione improvvisa della corrente mi si è bloccata la caldaia a pellet, di conseguenza è salita la temperatura quindi è saltata la valvola di sicurezza ed ha allagato il garage. E’ stato un vero disastro. Spero che questo mio sfogo possa sensibilizzare le coscienze di chi di dovere – conclude Farucci -, e che finalmente si possa una volta per tutte porre la parola fine a questo calvario».
Mauro Pollotti
paesi@nuovaprovincia.it
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