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Riaperti i termini per ottenere i “voucher sport”, scadenza prorogata al 21 marzo 2023

La somma complessiva stanziata dal comune a disposizione dei richiedenti è di 30mila euro.

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Il comune di Biella riapre i termini per la presentazione delle istanze legate al bando finalizzato al riconoscimento di voucher per la promozione della pratica sportiva a favore dei minori.
In esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale n. 229 del 30/11/2022, al fine di promuovere la ripresa della pratica motoria e sportiva di bambine, bambini, ragazze e ragazzi in età scolare e contrastare l’aumento della sedentarietà determinato dall’emergenza Covid-19 tra le fasce più giovani della popolazione cittadina, l’Amministrazione ha fissato alle ore 24 del 21 marzo il nuovo termine entro il quale presentare le istanze.

Da mercoledì primo marzo potranno aderire al “Bando Voucher sport” i nuclei familiari residenti a Biella con minori tra i 6 e i 16 anni che praticano attività sportive, aventi un indicatore Isee (scadenza 31/12/2022) fino ad un massimo di 15.000,00 Euro. L’agevolazione si configura come contributo una tantum, il cui importo verrà graduato, rispetto a chi è entrato in graduatoria sulla base della composizione del nucleo famigliare: chi ha un figlio che pratica attività sportiva potrà beneficiare di un voucher del valore massimo pari a 150 euro; nel caso di due figli che praticano attività sportiva si arriva al massimo a 200 euro; con tre figli si passa a 250; infine nel caso di quattro o più figli si potranno ricevere fino a 300 euro.

La domanda per la richiesta di assegnazione dei voucher sport va presentata al Comune di Biella da uno dei genitori o dal soggetto che esercita sul medesimo la tutela o curatela legale e qualora i genitori siano separati o divorziati, la domanda deve essere presentata, compilata e sottoscritta dal genitore collocatario del figlio, con lui residente e inserito nello stato di famiglia del medesimo, come risultante dai Registri dell’Ufficio Anagrafe Comunale. La richiesta di voucher potrà essere presentata compilando il modulo scaricabile dal sito www.comune.biella.it (corredato da copia di un documento d’identità del richiedente) e inviandolo alla mail dedicata voucher.sport@comune.biella.it dal primo marzo ed entro le ore 24.00 del 21 marzo 2023.

I commenti degli assessori Moscarola e Bessone
«Le risorse complessive destinate all’erogazione del contributo in oggetto a favore delle famiglie saranno di 30.000 euro – commenta l’assessore allo sport Giacomo Moscarola -. Un impegno condiviso per fornire un aiuto alle famiglie meno abbienti e che non siano beneficiarie di reddito di cittadinanza al momento della presentazione della domanda. Per noi risulta fondamentale che la pratica dello sport, soprattutto a livello giovanile, non subisca discriminazioni reddituali, ma sia davvero alla portata di tutti».

«La scelta del voucher sport è stata dettata dalla volontà di fornire a tanti bambine e bambini la possibilità di iscriversi ad attività sportive traendone grossi benefici, sia dal punto di vista fisico, sia mentale e ritrovando così la gioia di socializzare e divertirsi insieme ai propri coetanei – spiega l’assessore all’Istruzione pubblica Gabriella Bessone -. Un plauso alle associazioni sportive, che sono riuscite a superare questo periodo complicato e che ora potranno incrementare il numero di iscritti anche grazie al nostro voucher».

E concludono i due assessori Bessone e Moscarola: «Il voucher si pone diverse finalità. Innanzitutto sviluppare concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, supportando sia le famiglie, sia le associazioni e società sportive che svolgono attività di carattere sociale sul territorio. Quindi agevolare le famiglie, in particolare quelle che appartengono a fasce di reddito medio-basse, nel sostenere le spese di iscrizione dei propri figli a corsi, attività e campionati sportivi organizzati da associazioni e società sportive dilettantistiche post pandemia da Covid-19. E per finire promuovere la ripresa della pratica motoria e sportiva di bambine, bambini, ragazze e ragazzi in età scolare al fine di scongiurare l’abbandono della pratica motoria e sportiva dei minori e dei giovani con disabilità, particolarmente aggravato negli ultimi due anni».

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