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Reddito di Cittadinanza stop, Comune preso d’assalto

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reddito di cittadinanza

Servizi sociali del Comune di Biella presi d’assalto da quanti fino a pochi giorni fa erano titolari del reddito di cittadinanza, la cui ultima rata è stata pagata nello scorso mese di luglio per tutti coloro che sono ritenuti occupabili. Un problema, com’è noto, di portata nazionale, con numeri che da noi mettono a dura prova il lavoro del personale amministrativo comunale.

Reddito di cittadinanza: dopo il sms dell’Inps, code agli uffici dei servizi sociali

A determinare il caos, un sms inviato dalla sede nazionale dell’Inps sui cellulari dei titolari del reddito di cittadinanza, nel quale viene indicato di rivolgersi al proprio comune di residenza. Apriti cielo.

E così in questi primi giorni sono centinaia le persone che si presentano e chiedono aiuto economico e non solo.

L’assessore Scaramuzzi: “Situazione insostenibile e ingestibile, ma la colpa non è di queste persone”

«Una situazione insostenibile e soprattutto sbagliata – spiega l’assessore comunale di riferimento, Isabella Scaramuzzi -. Non è colpa di queste persone che, da giorni, si presentano ai nostri uffici e fanno le richieste più varie al nostro personale. Una situazione ai limiti dell’ingestibile e soprattutto impostata malissimo dall’alto».

reddito di cittadinanzaL’assessore della giunta del sindaco Claudio Corradino, spiega: «Per essere presi in carico dai nostri servizi sociali, servono determinati requisiti e comunque vanno presentati dei documenti, dalla dichiarazione dei redditi o il certificato Isee. C’è un minimo di burocrazia da espletare. Nulla di impossibile, ma comunque dei tempi tecnici per le verifiche esistono. E’ incredibile fare credere che dall’oggi al domani una persona possa passare dal ricevere un servizio, appunto il reddito di cittadinanza, ad un altro, erogato peraltro da un altro ente. C’è stata una cattiva, per non dire peggio, comunicazione su una materia tanto delicata che coinvolge una fascia debole della popolazione. Al di là di ogni valutazione sulla misura, la gestione doveva essere ben diversa».

“A chi si presenta, spieghiamo l’equivoco e le corrette procedure da seguire”

«Ovviamente gli impiegati dell’ufficio rispondono e spiegano l’equivoco e le corrette procedure da seguire – spiega ancora Scaramuzzi -. Ma ci troviamo in mezzo ad incombenze inutili. Le persone occupabili a cui è stato sospeso il sostegno economico saranno prese in carico dai Centri per l’impiego del territori e non dai servizi sociali comunali, solo per fare un esempio. Già abbiamo il nostro lavoro, dover fare anche quello degli altri, per di più in pieno mese di agosto, è davvero incredibile».

Ad oggi il Comune di Biella segue, a vario titolo, circa 4300 persone, aiutate in quanto anziani, minori, disabili o con specifiche problematiche. In provincia di Biella, invece, l’assegno del reddito di cittadinanza andava a 1.508 nuclei familiari, con 2.916 persone interessate. Il reddito percepito era pari ad un importo di 548,41 euro.

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