Attualità
Questo ponte non s’ha da sistemare
La Biella che piaceVa
C’era una volta non molto tempo fa, in una contea come tante, un ponte come tanti, attraversato da cittadini come tanti (ma più disagiati).
Un giorno arrivò dal regio supremo impero una missiva dell’’Anas (Associazione Nessuna Attitudine Sbrigativa) a comunicare al popolo villico che quel ponte era da sistemare, che le regie carrozze non lo potevan più percorrere in entrambi i sensi, che il disagio avrebbe avvolto la zona come solo le istituzioni nella loro superficialità sapevano fare, rassicurando però che il tutto sarebbe stato rapido, indolore e a regola d’arte, come concordato con il governatore della contea, il duca conte supervisore sinistro della provincia.
La notizia venne accolta con stupore e sgomento, mercanti e villici usufruivano di quel passaggio quotidianamente per recarsi presso i luoghi di lavoro o per semplice e inutile svago. Ci furono lamentele, fiaccolate, editti, i menestrelli ne cantarono il dissenso ma nulla servì a scongiurare l’inizio di lavori. E venne il giorno in cui il passo fu castrato di una corsia, generando code, malumori, fastidi e non poche imprecazioni a quel Dio tanto idolatrato nelle cattedrali erette in suo nome, sulle colline cittadine.
Molte lune passarono dal primo fermo ma qualcosa non andava, i lavori non procedevano come da editto e il popolo cominciò a spazientirsi, dando segni di insofferenza. Ci furono sommosse (a voce e sulle pubbliche bacheche) e fu costretto a intervenire anche lo sceriffo cittadino, pur incolpevole, nonostante le dicerie, di questa infausta situazione. “Vogliamo sapere” gridava il popolo, “faremo tutto nei tempi” ribatteva l’Anas, “fate il giro delle colline”, replicava lo sceriffo, “ha stato il piddì” echeggiava la vallata, il tutto in un susseguirsi di rimpalli degni della migliore tradizione Barbarica.
Le cose sembrarono a un certo punto aver preso la giusta direzione, quando improvvisamente tuonò dal cielo una nuova sciagura e non bastarono riti propiziatori e sacrifici a base di polenta e cervo per scongiurare il tutto. Il nuovo proclamo della regia Anas posticipò la riapertura di 2 settimane rispetto alla data concordata. E fu così che il cielo si oscurò nuovamente, e fu così che piovve disagio, e fu così che la contea di Biella si ritrovò a gestire ancora questa piaga nel peggiore dei modi, con mesta rassegnazione, e fu così che …. ma questa, è un’altra storia.
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Enrico Pasquin
22 Agosto 2023 at 9:59
perchè postare l’immagine di un operaio che dorme in una carriola, il pesce puzza dalla testa,come si evince dall’articolo. Quindi colpa di anas ,di chi ha assunto dirigenti inefficenti e via discorrendo . Alla fine credetemi è colpa nostra e di chi abbiamo votato
Ardmando
22 Agosto 2023 at 11:35
Avete voluto il gabibbo come sindaco? Capace solo di meschini inchini pro cadreghino (e per fortuna già silurato ancora prima della fine del mandato, visto lo scempio della gestione). ANAS è un carrozzone statale, organizzato male e gestito peggio. Ecco perchè chi governa la città avrebbe fatto bene a imporre la volontà di riaprire il vecchio guado, anzi di mantenerlo efficiente proprio per le manutenzioni di quel ponte. Invece, dato che Biella e chi la governa non contano nulla, si deve sottostare alla inefficienza di ANAS. Anche ieri non c’era nessuno che vi stesse lavorando. Di questo passo se verrà riaperto a Ottobre sarà una grossa fortuna.
Daniele
22 Agosto 2023 at 14:12
non c’e’ pace nelle istituzioni del biellese e qualsiasi forza politica si voti siamo nelle mani della m….a.
Giuseppe
22 Agosto 2023 at 14:44
Abbiamo visto un ministro costruire il viadotto di Genova in 20 mesi.preso X il culo a reti unificate.e questo dice tutto
Marco Maffeo
22 Agosto 2023 at 16:07
Anche Corradino e i suoi accoliti dovrebbero lavorare sul ponte per contribuire alla presunta ristrutturazione. credo sia la giunta più incapace e inefficiente che il Biellese abbia mai subito.
Marco Maffeo
timoteo
24 Agosto 2023 at 12:40
Marco, hai assolutamente ragione!
Giuliano Boscolo
22 Agosto 2023 at 17:44
È una vera vergogna e sono convinto che non ci meritiamo affatto un simile trattamento.
Bastava imporre per contratto che i lavori fossero svolti anche nelle ore notturne, quando c’è anche minor traffico.
Proprio una magra figura da parte di tutte le dirigenze responsabili… che tristezza
Antonio
22 Agosto 2023 at 19:10
Tra ANAS, IL signor CORRADINO E LA SUA GIUNTA(il gatto e la volpe)non so proprio chi sia peggio!!!Tra funicolare,ponte,funivia,taglio del verde pubblico E CHI PIÙ NE HA,PIÙ NE METTA, dovrebbero prendere e fare le valigie domani(anzi ieri)Veramente una vergogna,non ce lo meritavamo!!!😠
Lucia
22 Agosto 2023 at 20:02
È vergognoso che L’ANAS lavori in questo modo. Dovremmo Protestare molto rumorosamente, chiedere la testa dei dirigenti ANAS. Non credo sia un modo di fare riservato ai soli biellesi ma un andazzo nazionale.
Andrea
23 Agosto 2023 at 7:45
Rientrato dalle vacanze, sono passato dal ponte. I lavori sono ancora fermi alla prima corsia! chi scommette che non finiranno nemmeno per il 9 settembre?????
Maurizio
23 Agosto 2023 at 8:37
In verità ieri vi erano 3 operai 2 parlano a metà ponte, sol soletto l’altro praticava fori con un trapano sul catrame appena steso ( eccellente per le pioggie future) dove verranno in un futuro non conosciuto inseriti i tondini reggi divisione della carreggiata. Quindi fiduciosi che prima o poi, forse con calma cambieranno careggiata. Ho perso il conto dei giorni per fare UNA carreggiata catramatura, risanamento dei giunti ( ironia se non saranno livellati) e manto stradale. Questo si che è governare e con la rassicurazione di tutti gli onorevoli di maggioranza del territorio che teminavano per tempo, bella figurina di cioccolata.
Pier Giovanni Malanotte
23 Agosto 2023 at 11:35
Bello l’articolo.
Purtroppo la satira, quella vera, non serve, ed il motivo è di pronta comprensione
Maurizio
23 Agosto 2023 at 18:34
Il Signor Sindaco dovrebbe solo vergognarsi e capace solo a riempirsi il portafoglio con i soldi dei contribuenti. Invece di star seduto su quella c…. di poltrona in comune si desse una mossa e si facesse sentire a quei prendiperilculo di ANAS forse sarebbe meglio. E noi Biellesi siamo sempre presi x i fondelli.
Aurora
23 Agosto 2023 at 21:12
io vengo da Milano abito qui da 3 anni…e mi pare la normalità 🤣