Seguici su

Attualità

Quest’anno i biellesi sono immuni dal morbillo

Pubblicato

il

Per una volta tanto il Biellese registra un dato positivo. A differenza di quanto avvenuto nel resto del Piemonte, quest’anno la nostra provincia non ha registrato nemmeno un solo caso di morbillo. Una circostanza decisamente fortunata considerando il fatto che nel resto del territorio regionale, secondo i dati ufficiali resi noti ieri dall’assessorato alla Sanità, fino allo scorso 15 marzo i casi registrati sono stati 267, dei quali 257 confermati. Quindi se lo stesso assessorato giudica la situazione generale “sotto controllo” nella nostra provincia il problema non esiste.
Esiste invece, al pari delle altre zone, il fatto che il numero dei vaccinati non ha raggiunto la soglia ottimale del 95 per cento attestandosi a quota 91, seppur in crescita rispetto al 2015.
Ritornando al morbillo, negli ultimi mesi del 2016 e fino al 15 marzo 2017 sono pervenute 269 segnalazioni: 161 casi confermati in laboratorio, 36 con link epidemiologico ai casi confermati, 62 casi possibili, 10 non confermati in laboratorio. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale  per Asl: Torino città sono stati 99, Torino 3 71, Torino 4 80, Torino 5 13, Cuneo 1 2, Asti 2, Alessandria 3.
In 27 casi il  contagio sono avvenuti in ospedale, 23 dei quali a carico di operatori sanitari (per i quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita) e quattro a carico di pazienti ricoverati. L’assessorato regionale alla Sanità ribadisce l’importanza di effettuare la vaccinazione nei primi anni di vita. Il vaccino per il morbillo viene somministrato ai bambini nel 13°-15° mese e la dose di richiamo a 5-6 anni. Inoltre, essendo l’epidemia legata alla presenza di soggetti suscettibili perché non vaccinati nei loro  primi anni di vita, è importante utilizzare tutte le occasioni opportune (età adolescenziale, vaccinazioni in occasioni di viaggi internazionali) per recuperare la protezione.
Poiché il morbillo contratto in età adulta è più esposto a complicazioni e obbliga al ricovero ospedaliero, è importante che negli ospedali vengano adottate tutte le cautele necessarie in modo che un luogo di cura non si trasformi in un luogo di contagio. L’assessorato regionale ricorda che la vaccinazione è raccomandata e gratuita per tutti i soggetti non vaccinati o che non hanno ancora affrontato la malattia.

Per una volta tanto il Biellese registra un dato positivo. A differenza di quanto avvenuto nel resto del Piemonte, quest’anno la nostra provincia non ha registrato nemmeno un solo caso di morbillo. Una circostanza decisamente fortunata considerando il fatto che nel resto del territorio regionale, secondo i dati ufficiali resi noti ieri dall’assessorato alla Sanità, fino allo scorso 15 marzo i casi registrati sono stati 267, dei quali 257 confermati. Quindi se lo stesso assessorato giudica la situazione generale “sotto controllo” nella nostra provincia il problema non esiste.
Esiste invece, al pari delle altre zone, il fatto che il numero dei vaccinati non ha raggiunto la soglia ottimale del 95 per cento attestandosi a quota 91, seppur in crescita rispetto al 2015.
Ritornando al morbillo, negli ultimi mesi del 2016 e fino al 15 marzo 2017 sono pervenute 269 segnalazioni: 161 casi confermati in laboratorio, 36 con link epidemiologico ai casi confermati, 62 casi possibili, 10 non confermati in laboratorio. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale  per Asl: Torino città sono stati 99, Torino 3 71, Torino 4 80, Torino 5 13, Cuneo 1 2, Asti 2, Alessandria 3.
In 27 casi il  contagio sono avvenuti in ospedale, 23 dei quali a carico di operatori sanitari (per i quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita) e quattro a carico di pazienti ricoverati. L’assessorato regionale alla Sanità ribadisce l’importanza di effettuare la vaccinazione nei primi anni di vita. Il vaccino per il morbillo viene somministrato ai bambini nel 13°-15° mese e la dose di richiamo a 5-6 anni. Inoltre, essendo l’epidemia legata alla presenza di soggetti suscettibili perché non vaccinati nei loro  primi anni di vita, è importante utilizzare tutte le occasioni opportune (età adolescenziale, vaccinazioni in occasioni di viaggi internazionali) per recuperare la protezione.
Poiché il morbillo contratto in età adulta è più esposto a complicazioni e obbliga al ricovero ospedaliero, è importante che negli ospedali vengano adottate tutte le cautele necessarie in modo che un luogo di cura non si trasformi in un luogo di contagio. L’assessorato regionale ricorda che la vaccinazione è raccomandata e gratuita per tutti i soggetti non vaccinati o che non hanno ancora affrontato la malattia.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook