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“Aiutateci a trovare chi vuole far male ai nostri gatti”

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Riceviamo da Chiavazza un appello per individuare il pazzo che si aggira in paese e si diverte a torturare i gatti.
“Il 27 dicembre 2016 abbiamo trovato il mio gatto riverso sul pavimento della caldaia con perdite ematiche abbondanti dai genitali. È iniziata una trafila durata un mese esatto tra trasfusione in clinica, cure esose ma necessarie, controlli giornalieri e con una diagnosi che mi ha lasciata basita e sconcertata: probabilmente non era stato vittima di un incidente stradale ma, bensì, di violenza. La vescica risultava compromessa, al limite della rottura con un maxicoagulo interno e frattura della prima vertebra della coda. Dopo trenta giorni ed un’operazione, Carletto è sopravvissuto ma con la coda amputata.
Non potevo credere che qualcuno lo avesse potuto percuotere ma ora… Beh, ora il quadro mi risulta più chiaro. La mia via, via Poma, è drammaticamente vicina al luogo in cui questo decerebrato opera. Continuate a condividere la notizia, non lasciateci soli”.

Riceviamo da Chiavazza un appello per individuare il pazzo che si aggira in paese e si diverte a torturare i gatti.
“Il 27 dicembre 2016 abbiamo trovato il mio gatto riverso sul pavimento della caldaia con perdite ematiche abbondanti dai genitali. È iniziata una trafila durata un mese esatto tra trasfusione in clinica, cure esose ma necessarie, controlli giornalieri e con una diagnosi che mi ha lasciata basita e sconcertata: probabilmente non era stato vittima di un incidente stradale ma, bensì, di violenza. La vescica risultava compromessa, al limite della rottura con un maxicoagulo interno e frattura della prima vertebra della coda. Dopo trenta giorni ed un’operazione, Carletto è sopravvissuto ma con la coda amputata.
Non potevo credere che qualcuno lo avesse potuto percuotere ma ora… Beh, ora il quadro mi risulta più chiaro. La mia via, via Poma, è drammaticamente vicina al luogo in cui questo decerebrato opera. Continuate a condividere la notizia, non lasciateci soli”.

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