Quel teatrino inevitabile

BIELLA – La crisi di palazzo Oropa ha colpito Biella come un fulmine a ciel sereno… ah no, diciamo che come il maltempo in città, era quasi inevitabile. Sono stati giorni belli carichi tra accuse, frecciatine, scene mute, gestacci, io non lo sapevo, hanno fatto di nascosto, non è stata colpa mia, stiamo lavorando per noi, cioè per voi, cioè insomma, va beh ci siamo capiti.

Cosa resta al cittadino biellese di tutto questo putiferio? Semplice, un bel nulla, perché a conti fatti è questo che accadrà, nulla. C’è stato un rimpasto di cariche per accontentare il popolino, qualche comunicato sui social (sui social? Ma davvero? E chi non ha i social? Perché credetemi c’è anche chi non è online, c’è anche chi legge questa rubrica tutti i sabati direttamente al tavolino del bar e quello che sa lo sa dai giornali e dal passaparola, non dai social).

È pure vero che ormai il mondo gira qui, ma il nonno Mario di turno, poco informato o male informato resta all’oscuro di quasi tutto e un po’ lo invidiamo perché a perdersi nelle mille dichiarazioni al limite dell’imbarazzo non se ne esce mai con una buona opinione della politica locale e non solo.

Saranno giorni, mesi, forse anni intensi e sicuramente Biella non aveva bisogno anche di questo, forse ci bastavano già la crisi, le fabbriche e il maltempo ma noi siamo così, mai cuntent e allora mettiamoci comodi e godiamoci l’ennesimo teatrino che porterà visibilità nazionale ancora una volta e ancora una volta per i motivi sbagliati.

La Biella che piaceVa

Tutti i sabati in edicola su La Nuova Provincia di Biella.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook