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Quasi due biellesi su 10 dichiarano meno di 10mila euro all’anno
E solo lo 0,5% supera quota 120mila euro.
Quasi due biellesi su 10 dichiarano meno di 10mila euro all’anno.
Quasi due biellesi su 10 dichiarano meno di 10mila euro all’anno
Dai dati sulle dichiarazioni dei redditi 2024 (con anno di imposta 2023) pubblicati dal ministero dell’Economia e delle finanze è possibile estrarre la divisione per fascia di reddito: la più bassa da 0 a 10 mila euro e la più alta oltre 120 mila.
Il secondo posto del Biellese
Ebbene per quanto riguarda il Biellese la fascia di reddito più rappresentata è quella tra i 15mila e 26mila euro che comprende il 36,9 per cento degli aventi reddito, una percentuale che colloca la nostra provincia al secondo posto della classifica nazionale; segue la fascia da 26mila a 55mila euro con il 27,9 per cento, quella da 55mila a 75mila euro con 1,8 per cento e da 75mila a 120mila euro con l’1,3 per cento. Per quanto riguarda i due estremi il 18,5 per cento ha dichiarato redditi da zero a 10mila euro e solo lo 0,5 per cento oltre i 120mila di redditi annui.
I redditi più alti e quelli più bassi
Nella classifica nazionale Crotone detiene il primato negativo con il 40,8% dei redditi dichiarati inferiori a 10 mila euro.
Continuando ad analizzare la classe patrimoniale compresa tra 0 e 10 mila euro, la percentuale di dichiarazioni più bassa la vanta Milano con 16,2%. Segue Bologna con 16,4% e poi Monza e Brianza con 16,5%. Tra le percentuali più elevate, subito dopo Crotone troviamo Reggio Calabria con il 40,3% delle dichiarazioni per reddito inferiore a 10 mila euro, Vibo Valentia con il 39,7% e Caltanissetta, in Sicilia, con il 39,2%.
All’estremo opposto ci sono Bolzano e Lecco, che contano ciascuna l’1% dei contribuenti (dato italiano più alto) con un patrimonio superiore a 120 mila euro. Con lo 0,9% dei contribuenti che dichiara un patrimonio pari o superiore a 120 mila euro c’è Novara, seguita da una serie di province con il dato a 0,8%: Monza e Brianza, Como e Varese in Lombardia, Piacenza in Emilia-Romagna, Genova in Liguria, Trieste in Friuli-Venezia Giulia e Trento in Trentino-Alto Adige.
Il trend si mantiene più o meno lo stesso anche nelle classi di reddito intermedie. Tra 10 e 15 mila euro le percentuali più si trovano nel Sud Italia, con il picco di 18,6% a Messina e Ragusa, in Sicilia. Dai 15 ai 26 mila euro, le registrazioni più elevate iniziano a spostarsi verso il Nord.
Il dato più elevato si trova nella provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, con il 37,1% di contribuenti che dichiara un reddito compreso in questa fascia.
Segue, come detto, Biella con 36,9%. Tra 26 e 55 mila euro di reddito dichiarato, le percentuali più alte di contribuenti dichiaranti si sposta ancora più a Nord, con picco a Milano per il 36,1%.
Nella classe patrimoniale tra 55 e 75 mila euro, il dato massimo è nella provincia di Monza e Brianza con il 3,9% delle dichiarazioni e, infine, il valore più elevato per la fascia 75-120 mila lo registra Trieste con il 2,9% dei contribuenti.
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.Bruno
14 Agosto 2025 at 11:46
con l’aumento dell’ Irpef della regione capitanata da Cirio quanti soldi incassano il centro destra dove verranno spesi? era meglio incassare i soldi da chi non paga il bollo auto ci sentiamo presi per il sedere
Schifata
14 Agosto 2025 at 12:04
Strano,molto strano……….con tutti i mangiaostie che ci sono!!!!!!!