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Quando tutto sarà finito, torneremo a rivedere le stelle…

Pausa caffè, la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici, “quel 25 aprile, la guerra era di casa… ” recita una canzone dei Pooh cantata dall’indimenticato batterista della band più famosa d’Italia, Stefano D’orazio, dedicata appunto al giorno della liberazione. Una canzone vetrina di quel clima di fine guerra mondiale dopo 5 anni di devastazione in Europa e nel mondo.

Biella in quelle giornate di aprile di oltre settant’anni da fece la sua parte guadagnandosi sul campo la medaglia d’oro al valore. Per questo, fa tristezza ed impressione celebrare la festa della liberazione 2022 con quel verso della canzone ancora di attualità vista la triste realtà della guerra ancora perfettamente “di casa in Europa” dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

Doveva e voleva essere una festa diversa, di libertà dal covid, dalle restrizioni e dai patimenti che tutti abbiamo subito, invece neanche il tempo di rialzare un attimo la testa che subito ci siamo trovati immersi in un nuovo conflitto bellico senza senso, con morti civili, distruzione di intere città, con migliaia di donne e bambini in fuga da quel orrore che hanno trovato rifugio anche qui da noi nel biellese.

Sempre D’orazio, prima di morire vittima del covid, scrisse un altro brano, degno di essere citato qui oggi nella settimana delle celebrazioni in tutta Italia per la festa del 25 aprile. Quel brano si intitola “Rinascero’, Rinascerai”, un brano di speranza scritto in uno dei momenti più bui della “guerra del covid” , il giorno in cui noi tutti vedemmo le bare della città di Bergamo trasportate in una lunga colonna di camion militari.

Ecco c’è un verso anche di quella canzone che vorrei dedicare a Biella e a tutti noi, padri, mariti, figli che di guerra non vorremmo più sentir parlare. Quel verso recita: “Quando tutto sarà finito, torneremo a rivedere le stelle…” Per questo, in ricordo di tutti quei biellesi che hanno combattuto per ideali di pace e libertà voglio chiudere questo sale e pepe un po’ particolare con l’augurio di riveder presto brillare la stella più bella di tutte: quella della pace. Ancora buon 25 aprile a tutti noi.
Luigi Apicella

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