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“Quando non lavoro in fabbrica a Biella poso nuda su OnlyFans”

Intervista a Rebecca in arte Alaska

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Si chiama Rebecca, in arte Alaska, e ha 21 anni ed è  di Biella

Si chiama Rebecca, in arte Alaska, e ha 21 anni ed è  di Biella. La sua vita si divide tra le macchine della fabbrica e i filtri dei social network. Al suo lavoro da operaia, infatti, da circa sei mesi se n’è aggiunto un altro decisamente più “hot” sulla nota piattaforma di OnlyFans, che le sta dando soddisfazioni umane ed economiche inaspettate.

«Ho iniziato a lavorare in questo mondo soltanto per avere un’entrata in più, ma con il tempo, conoscendo nuovi fotografi, è diventata una vera passione. Prima di iscrivermi su questa piattaforma non avevo mai preso in considerazione la carriera da fotomodella, anzi, odiavo essere fotografata.  Posare mi ha aiutata ad accettarmi e ad amarmi di più; tutti quelli che prima vedevo come difetti ora è come se non ci fossero più. La mia vita è cambiata in positivo, io sono cambiata».

I tuoi genitori e le persone più vicine a te come hanno preso questa tua scelta?
«I miei genitori mi hanno giudicato perché per loro sarò sempre una bambina e hanno paura dei pericoli che si possono incorrere ad esporsi in questo mondo; mentre le mie amiche l’hanno presa meglio di quanto credessi, anzi, addirittura mi dicono che vorrebbero avere anche loro il coraggio che ho avuto io».

Che rapporto hai con le persone che ti seguono e acquistano i tuoi contenuti?
«Un rapporto di fiducia e stima: mi supportano e sostengono. Sono persone dolci, mai maleducate.
Alcuni di loro mi trattano come se fossi la loro fidanzata virtuale, una sorta di dea da riempire dal mattino alla sera di complimenti. Tutto questo è umanamente gratificante».

Quindi per il momento non hai avuto particolari esperienze negative?
«Mi è capitato solo una volta di essere assillata in modo pesante da un ragazzo, con cui ho dovuto prendere provvedimenti legali, però per il resto non ho avuto particolari problemi.
Ovviamente c’è gente che mi giudica male, ma se non li do corda mollano subito il colpo».

Che tipo di contenuti proponi su OnlyFans?
«Quando ho iniziato vendevo foto in intimo, mentre ora nudo esplicito, ma non mi spingo oltre, come invece molte ragazze fanno».

Che concezione hai del nudo?
«Per me è arte. Le mie foto non sono volgari, cerco sempre di trasmettere qualcosa in più. Non sembra, ma in realtà dietro le immagini che posto ci sono ore e ore di pose. Quando torno a casa dopo una sessione di fotografia mi sento distrutta: ho male a tutti i muscoli come se fossi andata in palestra. Ora sono seguita da un fotografo professionista e quindi in una giornata di shooting ho le foto per tutto il mese, mentre prima ero io a farmele da sola quando tornavo a casa da lavoro ed era molto più impegnativo».

Senza andare troppo nello specifico, lo stipendio che recepisci lavorando in fabbrica è equiparabile a quello che guadagni con OnlyFans?
«Per il momento non ancora, però posso dire che guadagno molto di più di quanto potessi immaginare. Poi, come tutti i lavori sui social e non solo, varia da mese a mese».

Ti sei prefissata dei numeri che vorresti raggiungere tramite le piattaforme di Instagram e OnlyFans? E più in generale, qual è la tua aspirazione sui social?
«Con Instagram ora sono arrivata a quattordici mila follower, ma vorrei arrivare ad averne trentamila; mentre su OnlyFans vorrei raggiungere i tremila. In futuro vorrei aumentare la mia rete di contatti, collaborare con diversi brand, rendere i social il mio lavoro a tempo pieno e diventare una fotomodella, anche se so che i tanti tatuaggi che ho possono rappresentare un ostacolo».

Cosa ti dà la forza di andare oltre ai pregiudizi delle persone?
«La voglia di diventare qualcuno e la capacità di non farmi influenzare dal parere altrui. Alla fine ciò che faccio io non è tanto diverso da quello che fanno moltissime altre ragazze su Instagram, solo che io, a differenza loro, mi faccio pagare».

Sofia Parola

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