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Qualità dell’aria, le regioni chiedono al governo misure straordinarie

La richiesta è anche di “tenere in equilibrio le esigenze di natura ambientale e di miglioramento della qualità dell’aria con quella di natura economico-sociale”

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Le Regioni del bacino padano chiedono al Governo di prevedere misure straordinarie per la qualità dell’aria che consentano nel contesto della crisi e della conseguenza della condanna europea di poter alleggerire la pressione sui cittadini. Inoltre, segnalano la propria preoccupazione in vista dell’emanazione della nuova Direttiva sulla qualità dell’aria e chiedono al Governo un impegno nei confronti della Commissione Europea per rappresentare la specificità della situazione italiana ed in particolare quella del bacino padano.

È quanto hanno concordato gli assessori regionali all’Ambiente Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia), Matteo Marnati (Piemonte) e Irene Priolo (Emilia-Romagna), incontratisi in videoconferenza per fare il punto sulle misure per la qualità dell’aria, già avviate in Piemonte dallo scorso 15 settembre, anche alla luce della grave crisi energetica e della conseguente crisi socio-economica, che avrà riflessi duraturi nel tempo.

Gli assessori hanno ricordato gli sforzi compiuti, in un lavoro coordinato a partire dal 2005 e come da tempo ci sia un’azione comune delle quattro Regioni attraverso la sottoscrizione dell’Accordo di bacino e i provvedimenti conseguenti sul traffico, sugli impianti di riscaldamento e le emissioni in agricoltura. Un lavoro che ha portato ad un miglioramento progressivo della qualità dell’aria.

Al riguardo, hanno manifestato la necessità di tenere in equilibrio le esigenze di natura ambientale e di miglioramento della qualità dell’aria con quella di natura economico-sociale, in un momento di difficoltà grave per famiglie, enti e imprese.

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