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Professore picchiato durante l’interrogazione
Gli insegnanti ora preparano una protesta. Non è il primo caso nella scuola del Torinese

Professore picchiato durante l’interrogazione
Professore picchiato durante l’interrogazione
Stamattina all’istituto Romolo Zerboni di Torino è intervenuta la polizia. Uno studente durante l’interrogazione ha aggredito il professore.
Secondo quanto riportato da Ansa l’insegnante era stato già vittima di un’altra aggressione da parte di un altro studente.
Stando a quanto riferito da alcuni colleghi l’insegnante sarebbe stato vittima di un forte schiaffo. Sul posto è intervenuta la polizia. Il docente è stato accompagnato in ospedale in ambulanza. Il corpo insegnante, secondo fonti interne, si sta organizzando per una protesta.
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ettore
23 Maggio 2025 at 16:01
lo studente va’ eliminato(..pero in italia la costituzione non lo permette…peccato)
Ardmando
23 Maggio 2025 at 18:29
Bei tempi quando si aveva timore e rispetto per gli insegnanti o peggio ancora per il preside. C’era disciplina e le pochissime mele marce venivano raddrizzate oppure se ne andavano. Poi sono arrivate le riforme del piano di rammollimento e instupidimento degli studenti oltre alle restrizioni sui sistemi educativi per gli insegnanti. Aggiungiamoci i fin troppi comitati di genitori rammolliti che preferiscono dare retta al disagio mentale e alla maleducazione dei loro figli e alle loro menzogne, piuttosto che dar manforte a chi è pagato per educarli, i loro figli. Poi recentemente è arrivato anche il covid, che tra i tanti danni che ha fatto c’è stato quello di completare il rammollimento degli studenti e di ingrassare le tasche degli psicologi, visto che oggi anche per un’unghia spezzata debosciati delle ultime generazioni frignano e hanno bisogno dello psicologo.
Io la chiamo la generazione dei “avreste fatto meglio a non nascere” figlia dei genitori che avrebbero fatto meglio a non procreare.
E sarà sempre peggio se non si cambia registro e non si riporta un po’ di inflessibile disciplina nelle scuole, vietando per legge qualsiasi forma di ingerenza dei genitori nell’educazione pubblica dei figli. Non vi stanno bene i metodi? Benissimo. Prendete la vostra prole di disadattati e metteteli in una scuola privata.