Protagoniste due novaresi: una madre di 67 anni ha donato uno dei suoi due reni alla figlia di 43 anni affetta da un quadro di grave insufficienza renale cronica che la avrebbe condotta in breve tempo alla necessità di trattamento dialitico, un trattamento di filtrazione del sangue che deve essere eseguito più volte ogni settimana. L’intervento è stato eseguito dall’equipe della Struttura complessa a direzione universitaria di Urologia diretta dal prof. Alessandro Volpe in collaborazione con la Struttura complessa a direzione ospedaliera di Chirurgia vascolare diretta dalla dottoressa Carla Porta. Lo riporta NovaraNetweek
Prima del trapianto il prof. Volpe, coadiuvato dalla dott.ssa Monica Zacchero, urologa della sua equipe, ha prelevato l’organo dalla madre con tecnica laparoscopica mini-invasiva, cioè utilizzando piccole incisioni dopo aver disteso la cavità addominale con anidride carbonica. Il rene è stato quindi preparato per l’intervento dalla dottoressa Porta e dal dott. Renato Cassatella, chirurgo vascolare.