Attualità
Previsioni occupazionali: 4430 i contratti programmati da imprese del quadrante
Le entrate programmate a dicembre 2023 sono 800
Sono 4.430 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di dicembre 2023, poco meno del 18% delle entrate complessive previste a livello regionale.
Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono una quota relativamente limitata di imprese che esprimono un fabbisogno occupazionale (che oscilla dal 13% di Novara e VCO, al 14% di Biella, al 15% di Vercelli); un’alta percentuale, ovunque superiore al 65%, di contratti a termine; una difficoltà di reperimento che supera il 50% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 63% per Novara, al 62% per il VCO e al 61% per Biella e Vercelli).
Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono i settori del commercio, dei servizi di alloggio e ristorazione e dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio a esprimere una consistente parte della domanda di lavoro nelle province del quadrante.
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
PROVINCIA DI BIELLA
Le entrate programmate a dicembre 2023 sono 800; nel 33% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 67% saranno a termine.
Si concentreranno per il 58% nel settore dei servizi e per il 56% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Il 18% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%).
In 57 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
L’11% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 31% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello delle industrie tessili (170 entrate previste), seguito dal commercio (130), dai servizi di alloggio e ristorazione (90), dai servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone e dai servizi alle persone (80 in entrambi i settori).
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