Popillia japonica: la Regione ha pubblicato un vademecum su come combattere le infestazioni.

Popillia japonica: ecco il piano di emergenza regionale

L’invasione della Popillia japonica e i danni alle coltivazioni hanno allarmato anche la Regione Piemonte, che attraverso la Direzione agricoltura e il settore fitosanitario e dei servizi tecnico-scientifici, ha diffuso un vademecum su come comportarsi in caso di infestazioni di giardini, orti e frutteti famigliari. La Regione consiglia a inizio infestazione la raccolta manuale degli adulti (quando possibile). “perché, avendo questo scarabeide – spiega la Regione – un comportamento gregario, la presenza dei primi adulti ne attira altri. Anche le lesioni a carico di fiori e frutti, liberando particolari composti volatili, sembrano avere un forte potere attrattivo”.

Quali sono le “armi” a disposizione?

La Regione specifica anche quali sono i mezzi migliori per combattere questo insetto infestante. “La raccolta manuale – spiegano da Palazzo Lascaris – va fatta nelle prime ore del mattino, quando gli adulti sono poco reattivi (sopra i 21-22 gradi se disturbati volano via facilmente) ad esempio facendoli cadere in contenitori sormontati da un imbuto”. Qualora non fosse possibile raccogliere gli adulti sulla vegetazione, si deve invece ricorrere a trattamenti con insetticidi. “In genere – continuano dalla Regione – risultano efficaci i piretroidi di sintesi chimica (ad esempio deltametrina, lambdacialotrina, cipermetrina). Tra gli insetticidi ad uso non professionale, un formulato a base di tetrametrina, cipermetrina e piperonil butossido ha dimostrato una buona efficacia sugli adulti di Popillia. Prima dell’uso di prodotti a uso non professionale va verificato che siano destinati alla difesa delle piante e non esclusivamente a uso civile (disinfestazione abitazioni ecc)”.