Polizia: in Piemonte 11 arresti per reati legati alla pedopornografia
Polizia: in Piemonte 11 arresti per reati legati alla pedopornografia
I dati del 2024 relativi alle attività del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto, con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Il Centro ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori.
L’attività di monitoraggio della rete ha portato all’analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici.
Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni.
Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento.
Due operazioni
In Piemonte e Valle D’Aosta sono state condotte due operazioni di contrasto alla pedopornografia online, la prima con risvolti sull’intero territorio nazionale, la seconda concentrata sul territorio piemontese.
Ad ottobre 2024, nell’ambito dell’operazione “La Croix”, più di 100 operatori della Polizia Postale in tutta Italia hanno eseguito 33 decreti di perquisizione, procedendo
ad arresti in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico nel Milanese, Cagliaritano e Beneventano a carico, tra gli altri, di un appartenente alle forze dell’ordine e di un prelato. Le indagini, durate oltre 6 mesi, sono state svolte in modalità sotto copertura, in stretto raccordo con la competente Autorità Giudiziaria e con il coordinamento del Servizio Polizia Postale.
La seconda operazione di contrasto, denominata “Dangerous Share”, è giunta ad esecuzione a dicembre, trovando spunto iniziale in una segnalazione di carattere internazionale da parte dell’organizzazione no profit britannica Child Rescue Coalition (CRC), permettendo di identificare gli utilizzatori degli account di sharing riconducibili a otto indagati residenti in territorio piemontese, a carico dei quali sono stati eseguiti altrettanti decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Torino.
Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione delle Sezioni Operative di Asti, Alessandria, Biella, Novara e Vercelli. L’attività ha portato all’arresto in flagranza a vario titolo di cinque soggetti dai 40 ai 78 anni, per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e per distribuzione illecita del medesimo tipo di materiale in rete. I soggetti avevano infatti a disposizione contenuti di sfruttamento minorile di diversa natura, talvolta relativi a violenze sessuali e atti sessuali con bambini anche piccolissimi, nonché materiale particolarmente cruento e violento (cd. “gore”).
In Piemonte e Valle D’Aosta si registrano per il 2024 11 arresti in materia di contrasto ai reati di sfruttamento dei minori online, a fronte di 78 deferimenti.
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