Attualità
Più soldi ai manager delle Asl e ai direttori delle aziende
Per la Regione Piemonte un esborso complessivo di 650mila euro
Più soldi ai manager delle Asl e ai direttori delle aziende. La Regione Piemonte ha adeguato i compensi dei direttori delle aziende sanitarie regionali con un esborso complessivo pari a 650mila euro.
Aumenti anche per i direttori sanitari e amministrativi i cui compensi – come stabilisce la normativa – sono pari all’80% degli stipendi dei manager. E cresceranno pure le indennità per i componenti dei collegi sindacali che la legge stabilisce nel 10% anche in questo caso rispetto allo stipendio del direttore generale. Gli adeguamenti entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025. L’adeguamento è stato deciso per attrarre nuovi candidati e per evitare che quelli in essere accettino le offerte di altre Asl fuori regione.
Più soldi ai manager delle Asl e ai direttori delle aziende
Per quanto riguarda le cifre, l’aumento si concretizza con un innalzamento dei livelli di suddivisione delle aziende regionali. I compensi annuali dei responsabili delle Asl più importanti (Città della Salute di Torino, Asl Città di Torino e Azienda Sanitaria Zero) rimangono invariati. La stessa cifra di 154.937 euro lordi verrà assegnata ai vertici delle aziende di seconda fascia (Asl To3, Asl To4, Cuneo1, Asl Alessandria, Aou Maggiore della Carità di Novara, Santa Croce e Carle di Cuneo, Santi Antonio e Biagio di Alessandria). Infine dagli attuali 147mila a 150mila passeranno i responsabili delle aziende di terza fascia, il cui elenco comprende anche la Asl Biella guidata da Mario Sanò. Le altre sono Asl To5, Asl Vercelli, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Asl Cn2, Asti. Oltre al San Luigi di Orbassano, il Mauriziano e la nuova azienda ospedaliera del Regina Margherita.
Sanità, la classifica delle regioni
In attesa che sempre la Regione provveda al rinnovo dei manager, è stata resa nota la classifica delle regioni virtuose (o meno) in tema sanitaria. Il Piemonte si classifica al quarto posto.
Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna si confermano le tre Regioni al top della sanità italiana. Flop invece per Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Sono i dati relativi al Sistema di Garanzia, strumento con cui il governo assicura che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità.
Dopo il quarto posto del Piemonte la classifica continua con Marche e Umbria, mentre rispetto all’anno precedente perde terreno la Lombardia, ora ottava. In fondo alla classifica Sicilia e Calabria e, certamente inattesa, la Valle d’Aosta.
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Soniaganz
11 Dicembre 2024 at 11:46
SENZA VERGOGNA