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Pistoletto in corsa verso il Nobel per la Pace: per sostenerlo servono le lettere dei cittadini

Ecco come fare

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Pistoletto in corsa verso il Nobel per la Pace: per sostenerlo servono le lettere dei cittadini

Pistoletto in corsa verso il Nobel per la Pace. E a pochi mesi dal verdetto serve il sostegno di tutti: ogni scritto conta per accompagnare l’artista biellese verso il prestigioso riconoscimento.

Lo scorso 21 febbraio, a Piacenza, la Fondazione Gorbachev e Nobel Italia hanno ufficializzato l’accettazione da parte del Comitato norvegese a Oslo della candidatura di Pistoletto. La Fondazione Gorbachev ha evidenziato come alla base «vi sia la visione dell’arte come strumento di pace, di prevenzione e di apertura all’altro come elemento per quella cosa meravigliosa che chiamiamo vita». LEGGI ANCHE: Nobel per la Pace a Pistoletto: presentata la candidatura

Servono le lettere

Ora è fondamentale agire. Per sostenere la candidatura dell’artista chiunque può contribuire con un gesto semplice ma significativo: scrivere una lettera di sostegno. Le organizzazioni possono farlo su carta intestata, mentre le persone fisiche su carta semplice. Il documento, scansionato, dovrà esprimere l’adesione alla candidatura e motivare il sostegno in relazione all’attività di Pistoletto nel sociale tramite l’arte. Raccontando l’eventuale contributo apportato alla propria organizzazione e a come da anni il simbolo del Terzo Paradiso sia presente in tutto il mondo con installazioni. Oppure performance e attività di cittadinanza attiva, didattico-educative, inclusive e sempre ispirate al concetto di pace ed uguaglianza.

La scansione va inviata via mail a: info@nobelitalia.it.

Inoltre, per conoscenza, è consigliato inviarne copia anche a: francescosaverioteruzzi@gmail.com, referente del progetto.

È possibile anche sottoscrivere la petizione su Change.org lanciata dalla Fondazione Gorbachev.

La candidatura

La candidatura presentata da Associazione Gorbachev Foundation e sostenuta da Nobel Italia è stata accolta dal Comitato norvegese per i Nobel a Oslo. Si fonda sull’intuizione di Pistoletto di considerare l’arte come uno strumento fondamentale di prevenzione. Con il concetto di pace preventiva, l’artista invita ad agire oggi per evitare i conflitti del futuro. E’ fondamentale promuovere un cambiamento nel pensiero e nei comportamenti a livello globale, incoraggiando l’umanità a vivere in armonia. Non solo tra esseri umani, ma anche con l’ambiente e con tutte le forme di vita.

«La candidatura per il Premio Nobel per la Pace non la vedo come un riconoscimento personale per ciò che ho fatto finora, ma come impegno per il lavoro futuro – le parole di Pistoletto -. L’arte deve assumere una posizione propulsiva di un cambiamento radicale che porta un concetto di umanità condiviso, responsabile e di pacifica autocertificazione di intelligenza. Non so se arriveremo alla pace, ma già il fatto di lavorarci mi fa sentire meglio».

Un appello alla pace

Il Terzo Paradiso, una rielaborazione del segno matematico dell’infinito, introduce un terzo cerchio centrale che rappresenta la sintesi tra natura e artificio. E viene ripristinata attraverso un processo di trasformazione sociale e umana.

Pistoletto applica questo principio non solo all’arte, ma alla vita stessa. Invitando a riconoscere che ogni opposizione – tra uomo e natura, tra individuo e società, tra tradizione e innovazione – può diventare un’opportunità. Invitando a superare le divisioni e a riconoscere l’interconnessione di tutte le cose. In questo senso è un appello radicale alla pace. La spiritualità è vista come una forza unificante, capace di trascendere le differenze e di creare un senso di appartenenza universale. In cui l’arte diventa il linguaggio comune di un’umanità riconciliata.

La candidatura di Michelangelo Pistoletto al Premio Nobel per la Pace 2025 è quindi un riconoscimento non solo al suo talento artistico. Ma anche alla sua opera di sensibilizzazione e all’impegno che l’artista ha dedicato alla costruzione di un mondo più giusto, inclusivo e pacifico. Con il suo lavoro, Pistoletto ha mostrato come l’arte possa essere un potente mezzo di comunicazione e di cambiamento. In grado di educare le nuove generazioni a vivere in un mondo di responsabilità e pace preventiva.

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