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Peste suina: vietata la caccia ai cinghiali in 12 comuni biellesi

Domenica si è aperta la stagione venatoria, ma l’epidemia ormai coinvolge anche la nostra provincia

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Peste suina: vietata la caccia ai cinghiali in 12 comuni biellesi. L’allarme lanciato nei giorni scorsi da Confagricoltura sul pericolo della pesta suina anche nel nostro territorio non era campato in aria.

Dopo l’annullamento del tradizionale raduno della Pezzata rossa di Oropa, anche la stagione venatoria che ha preso il via domenica è sottoposta a limitazioni.

Peste suina: vietata la caccia ai cinghiali in 12 comuni biellesi

Nello specifico, su decisione dell’Unione Europe,a alle circa mille doppiette biellesi è vietato cacciare il cinghiale nel territorio di 12 comuni della Bassa. Si tratta di Castelletto Cervo, Cavaglià, Cerrione, Dorzano, Gifflenga, Massazza, Mottalciata, Roppolo, Salussola, Villanova Biellese, Viverone e Zimone.

Il divieto rimarrà in vigore fino a quando le autorità pubbliche non adotteranno una seria di apposite misure.

I casi in Piemonte sono quasi 1.700

Secondo i dati aggiornati all’8 settembre, con i due focolai in provincia di Novara, in Piemonte sale a 1.691 il totale dei positivi. Con i casi di Castellazzo Novarese e San Pietro Mosezzo sono 162 i comuni in cui è stata osservata almeno una positività alla Peste suina africana.

L’allarme di Coldiretti

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha inviato una lettera al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e a quello della Salute Orazio Schillaci. I toni sono molto preoccupati. «La diffusione della PSA ha raggiunto livelli allarmanti, mettendo a rischio non solo la salute animale, ma l’intera filiera suinicola del Paese – si legge -. Un settore cruciale per l’economia nazionale e per la tutela delle nostre produzioni di qualità… La crisi, che perdura da circa 1.000 giorni, sta portando molte aziende sull’orlo del collasso. Casi emblematici come quello di un allevatore costretto ad abbattere 12mila capi in un giorno, lasciando la famiglia in una condizione di incertezza».

«La filiera suinicola italiana, che vale 20 miliardi di euro e coinvolge 100mila posti di lavoro e 10 milioni di animali, non può permettersi ulteriori ritardi – prosegue -. Coldiretti chiede con urgenza alle istituzioni di agire tempestivamente per sostenere un settore vitale per l’economia del Paese».

La richiesta di intervento dell’Esercito

Da ricordare che nelle settimane scorse, il neo assessore regionale all’Agricoltura Poalo Bongioanni aveva richiesto e solleciato l’intervento dell’Esercito. «Per abbattere i cinghiali si chiederà l’intervento dei militari – aveva detto -. Completato l’addestramento, potranno affiancare i cacciatori e partiranno dalle aree di demanio militare comprese nei parchi delle province di Biella e Torino per poi essere impiegati nelle fasce attorno ai distretti suinicoli».
LEGGI ANCHE: Peste suina, in arrivo 176 militari-cacciatori dell’Esercito

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    16 Settembre 2024 at 8:30

    Anzichè vietare la caccia ai parassiti, occorre incentivarla offrendo anche un rimborso ai cacciatori per l’acquisto delle munizioni. Occorrono misure drastiche per eliminare completamente la popolazione di cinghiali dal Piemonte, fino a che si permetterà il proliferare di questa specie parassitaria e dannosa, il problema non si risolverà. Cacciatori ed Esercito e meno burocrazia, vietando ai comuni di vietare la caccia. E chiaramente ignorando le vuote lamentele di animalari e compagnia bella.

  2. ernesto trismegisto

    16 Settembre 2024 at 9:54

    Prima organizzano le battute di caccia e movimentano “il mondo” poi le vietano.
    Siamo di fronte a funzionari che non sanno più che pesci pigliare.

  3. Soniaganz684@gmail.com

    16 Settembre 2024 at 13:36

    AHAHAHAH PRIMA FANNO PIANI DI GUERRA CON LA NATO PER STERMINARE I CINGHIALI, POI LA VIETANO !!!! CHIARO COME IL SOLE E’ CHE LA MALATTIA NON E’ ALTRO CHE UN’ INVENZIONE, POI SENZA CINGHIALI, GLI AGRICOLTORI AMICI COME FANNO AD AVERE GLI INDENNIZZI ????? POVERA ITALIA…..

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