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Pedemontana, ai 1.660 proprietari di terreni espropriati un euro al metro quadro

L’avvio del cantiere

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Disboscamenti ed espropri: parte il cantiere della Pedemontana Masserano – Ghemme – A26. Soddisfazione per l’avvio del cantiere, ma i terreni vengono pagati solo un euro al metro quadrato.

Disboscamenti ed espropri: parte il cantiere della Ghemme-Biella

Il progetto della Pedemontana entra nel vivo. Sono visibili sia dal lato di Gattinara che da quello di Masserano i lavori di disboscamento. Dopo anni di teoria si è arrivati alla pratica – interviene il vice sindaco di Gattinara Daniele Baglione -. Quando si vedono le ruspe questo ci rincuora. Vuol dire che l’opera si sta realizzando. Siamo nella fase dei lavori propedeutici  poi per la costruzione della strada vera e propria». E Baglione ricorda: «Stiamo parlando di un’arteria che permetterà non solo a Gattinara ma a tutta la Valsesia e alla Valsessera di avvicinarsi a Torino e a Milano. Un importante segnale per le aziende del nostro territorio, ma anche per il turismo».

Ma i terreni vengono pagati solo un euro al metro quadrato

Intanto proseguono di pari passo anche gli espropri: 1,4 milioni di metri quadrati  di terreni pagati appena  a 1 euro al metro quadrato. In totale 1660 i proprietari coinvolti. E non manca chi storce il naso anche perchè in alcuni casi non rispecchia il valore di mercato. La maggior parte dei terreni interessati dal passaggio della Pedemontana sono prati incolti, ma  ci sono anche superfici agricole, altre che fanno parte di terreni edificabili. Sul mercato avrebbero quindi una valutazione maggiore. Di certo  a molti non ha fatto piacere vedersi espropriare il proprio terreno pagato appena un euro al metro quadrato. Senza contare anche tutta la problematica degli incartamenti. E tra l’altro c’è chi magari non ha le visure aggiornate, ma per questo ci sta pensando la stessa Anas per evitare ulteriori spese. Anche il Comune di Gattinara si era adoperato mettendo a disposizione i propri uffici evitando così ulteriori disguidi per i proprietari dei fondi.

 

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    30 Giugno 2024 at 8:44

    Finalmente quest’opera essenziale prende vita.

  2. Steap63

    30 Giugno 2024 at 9:05

    Dopo secoli si comincia a fare qualcosa…. meglio di niente….però rispetto a Torino e Milano, Biella resterà sempre isolata. Se non sbaglio dalla A26 per andare Torino sulla A4 si deve tornare indietro e per andare a Milano devo prendere la bretella A8/A26. Forse era più
    utile fare una bretella veloce verso Carisio sfruttando e allargando il tratto Mottalciata/Villanova e il pezzo di Trossi. Anche allargare la Trossi da Biella con tutti i capannoni è buttare via soldi….. tutte cose che dovevano essere fatte 50 anni fa.

  3. ernesto trismegisto

    30 Giugno 2024 at 17:27

    Finalmente biellese e Valsesia saranno più vicini, un grande passo avanti…

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