Attualità
Paschetto lancia una raccolta fondi per Giampietro Monaca
E’ il maestro astigiano allontanato dalla sua scuola dove aveva lanciato una didattica innnovativa e all’aperto
Paschetto lancia una raccolta fondi per Giampiero Monaca
Paschetto lancia una raccolta fondi per Giampiero Monaca
L’ex professore Giuseppe Paschetto lancia una raccolta fondi per Giampietro Monaca, il maestro astigiano conosciuto anche nel Biellese per i suoi seminari. «E’ stato licenziato per aver rifiutato il trasferimento in un altro plesso dalla piccola scuola. Qui aveva contribuito a triplicare gli iscritti grazie a una didattica innovativa e all’aperto».
La vicenda del maestro Giampiero Monaca di Asti e del sostegno al suo approccio didattico ed educativo “Bimbisvegli” è nota. Era già stata al centro di una petizione di Change, il sito specializzato nelle raccolte di firme. E aveva raggiunto in pochi giorni oltre 1000 adesioni. Giunto nella piccola scuola primaria a rischio chiusura per carenza di alunni alla frazione Serravalle di Asti è riuscito a triplicare il numero di scolari. Portando gli iscritti da 21 a 64, provenienti anche da 25 chilometri di distanza, grazie a un metodo attivo, interdisciplinare, orientato alla cittadinanza attiva, attento alle relazioni e all’utilizzo dell’ambiente esterno.
Il maestro
Tutte caratteristiche auspicate dalle indicazioni nazionali e messe in pratica quotidianamente dal maestro che inoltre ha proposto attività anche nel periodo estivo con l’associazione “Bimbisvegli”. Queste attività hanno anche compreso campi scuola estivi nelle campagne circostanti la scuola stessa e in montagna.
L’Università di Macerata ha dedicato una pubblicazione scientifica e un convegno proprio alle attività estive monitorando l’elevato livello di efficacia. Al convegno a inizio 2021 aveva partecipato anche l’allora ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. Sono state realizzate sull’approccio Bimbisvegli ben 5 tesi di laurea quella del maestro Monaca è stata inserita nel 2021 tra le 20 migliori esperienze didattiche al Festival nazionale dell’innovazione didattica alla presenza del ministro Patrizio Bianchi. Nonostante questo il maestro, dopo che le colleghe che avevano collaborato con lui sono andate in pensione o hanno cambiato domicilio, è rimasto solo, con una dirigenza scolastica decisa a ricondurre la didattica del plesso a modalità più tradizionali.
«A inizio anno 2022/23 – si legge nella petizione – ha rifiutato il trasferimento a un altro plesso dell’istituto, per noni barattare lo stipendio sicuro con la sua coscienza ed etica professionale, ritenendo questo trasferimento ingiusto e lesivo del benessere degli alunni che imparavano con profitto e gioia sia le “materie curricolari” sia la ricerca della migliore versione di sé per mettersi a disposizione degli altri per una società più bella e giusta. Così ha messo consapevolmente in pratica un’azione di disobbedienza civile seguendo il motto di don Milani “L’obbedienza non è più una virtù”, andando personalmente incontro alle conseguenze consistite nel licenziamento giunto a fine 2022. Insieme al licenziamento è arrivata pure una condanna penale per interruzione di pubblico servizio commutata in una pena pecuniaria di alcune migliaia di euro e la citazione a giudizio dalla ex dirigente».
Sarà il biellese Giuseppe Paschetto il super-consulente del Ministro Azzolina
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