Attualità
Partiti i primi interventi della Regione in favore del sistema produttivo
Sono partiti i primi interventi della Regione Piemonte in favore del sistema produttivo per affrontare la crisi in atto determinata dall’emergenza Covid-19.
L’obiettivo principale è garantire immediata liquidità alle imprese, attraverso contributi diretti e rafforzamento delle garanzie pubbliche, per ampliare così il più possibile le forme di accesso al credito messe in campo dal sistema finanziario locale (banche, confidi, fondazioni bancarie).
Contemporaneamente si sta cercando di prorogare per quanto possibile le scadenze in atto legate ai bandi di finanziamento in corso, al fine di non gravare di ulteriori incombenze le imprese che stanno affrontando questa drammatica crisi.
In questa pagina sono raccolte e rese disponibili tutte le informazioni tecniche e pratiche sugli strumenti in atto e su quelli che a breve partiranno.
Moratoria dei prestiti bancari
Moratoria dei prestiti bancari: con delibera del 6 marzo 2020, la Regione ha approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, prefigurando quindi in anticipo anche gli interventi a livello nazionale in tal senso. Tale azione riguarda potenzialmente circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e circa 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali. Per poter aderire alla sospensione del pagamento le imprese devono rivolgersi alla propria banca, con la quale è stata definita l’operazione di finanziamento per cui si intende beneficiare della moratoria, chiedendo di volersi avvalere di tale facoltà.
Sezione Piemonte Fondo Centrale di Garanzia per le PMI
Sezione Piemonte Fondo Centrale di Garanzia per le PMI: la Regione ha impegnato 54 milioni di euro per la costituzione di una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, finalizzata a potenziare l’intervento di tale strumento nazionale su scala regionale. Questo è uno degli strumenti che dovrà essere adeguato al nuovo contesto, con l’obiettivo di potenziare ancora, laddove possibile e necessario, le ricadute dello strumento nazionale sul territorio piemontese. Sono in corso le interlocuzioni tecniche con il Ministero per lo sviluppo economico per definire le iniziative più opportune atte a utilizzare le risorse stanziate a completamento, rafforzamento e integrazione dell’azione nazionale, sempre al fine di ampliare il più possibile l’efficacia dello strumento. Il Fondo Centrale di Garanzia è attivo sulla base delle norme nazionali. Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico è disponibile l’elenco delle banche e dei confidi convenzionati. Per richiedere ulteriori informazioni contattare la propria banca oppure consultare questa pagina
Sostegno alle micro, piccole e medie imprese
Sostegno alle micro, piccole e medie imprese piemontesi e ai lavoratori autonomi: concessione di contributi a fondo perduto che consentano alle imprese beneficiarie dei finanziamenti finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, di favorire quindi la concessione di credito da parte delle banche e degli intermediari abilitati. Per questa misura è stato previsto uno stanziamento iniziale di circa 7,3 milioni di euro, che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi fino a 7.500 euro per soggetto beneficiario, a seconda dell’importo dell’operazione finanziaria sottostante. Il bando sarà disponibile nelle prossime settimane, ma intanto le imprese interessate si possono rivolgere al proprio istituto per richiedere già il finanziamento, che sarà la condizione per accedere al bonus.
I finanziamenti devono essere stati erogati dal 17 marzo 2020 in poi e occorre dichiarare di aver subito un calo di fatturato nel bimestre marzo/aprile 2020 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 (questo elemento è automaticamente presunto per le imprese costituite nel 2019). Il presupposto, dunque, per poter presentare domanda di contributo è quello di aver ottenuto dopo il 17 marzo 2020 un finanziamento per esigenze di liquidità. Questa misura è concepita come complementare agli strumenti nazionali volti a facilitare l’erogazione di nuovo credito al sistema produttivo. Il contributo a fondo perduto può infatti essere cumulabile, ovviamente nel rispetto dei massimali sugli aiuti di Stato, con le iniziative di sostegno al credito di carattere nazionale e regionale. Per approfondimenti, consultare la scheda informativa.
Fondo unico Finpiemonte
Fondo unico Finpiemonte, modifica temporanea: nell’ambito di tale intervento, già attivo con una dotazione complessiva di oltre 90 milioni di euro, di cui circa 67 milioni a favore delle MPMI, sono state approvate alcune modifiche temporanee (determina dirigenziale n. 90 del 10 aprile 2020) finalizzate a rispondere ad alcune esigenze emerse a causa delle ricadute dell’emergenza sanitaria in corso. Sono stati prorogati i termini per la presentazione facilitata delle domande e per l’ammissibilità della retroattività delle spese sostenute ed è stata incrementata la quota di spese ammissibili per scorte e circolante all’interno dei progetti di investimento proposti dalle imprese. Tale misura può essere utilizzata dalle imprese anche per sostenere gli investimenti necessari a modificare i propri processi produttivi e di lavoro, al fine di adeguarli rispetto alle esigenze di sicurezza e distanziamento sociale derivanti dall’emergenza sanitaria e alle necessità legate all’attivazione e al rafforzamento dello smart working.
Fondo europeo di sviluppo regionale
Fondo europeo di sviluppo regionale: verranno effettuate alcune modifiche bandi già esistenti, per accelerare il più possibile le procedure. Sui voucher per le infrastrutture di ricerca, ad esempio, è stata avviata una nuova linea per rimborsare le spese sostenute sui test di autocertificazione finalizzati alla produzione di mascherine e dispositivi sanitari.
Contestualmente, per i bandi del Fesr è stato disposto il differimento dei termini per adempimenti a carico di beneficiari di agevolazioni, contributi e incentivi economici, compreso il bando sull’efficienza energetica delle imprese.
Provvedimento analogo per il bando, non finanziato dal Fesr, sull’acquisizione di aziende in crisi e su altri interventi relativi anche alla Legge 34/2004.
Infine, anche per le attività estrattive sono stati differiti al 30 settembre i termini per gli adempimenti originariamente previsti alla fine di aprile.
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