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Over 70 confinati, non per proteggerli ma per evitare che occupino posti letto soprattutto in terapia intensiva

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BIELLA – Tornano a circolare proposte insensate ed incostituzionali riguardo al possibile isolamento o blocco degli spostamenti dei soggetti anziani over 70 per contenere la diffusione delle esposizioni al virus ( i contagi sono cosa diversa, come sa chiunque mastichi un pochino di infettivologia) – inizia così il comunicato del Dr. Umberto Bosio, presidente Federspev della Regione Piemonte.

“La scusa è di proteggerli ma in verità si vuole evitare che vadano ad occupare posti letto soprattutto in terapia intensiva. Noi siamo medici o superstiti di medici e comprendiamo il dramma e la fatica dei colleghi impegnati in prima linea e se servisse il sacrificio di stare chiusi in casa per sollevare il loro impegno, pur mugugnando, lo faremmo – continua il Dr. Bosio -, ma sarebbe un sacrificio inutile perchè gli anziani confinati ed impediti di socializzare si ammalerebbero, non di Covid, ma di altre patologie e finirebbero comunque in ospedale. Confinare gli anziani sarebbe un controsenso in ambito profilattico perché se si vuole prevenire il diffondersi di una malattia infettiva bisogna estirpare la fonte primaria dei presunti contagi ( trasporti pubblici e scuole secondarie ed università) non le conseguenze finali della catena epidemica e cioè i possibili ammalati ( questi soliti anziani!)”.

“In medicina non si è mai visto un tale sovvertimento dei criteri di prevenzione! A parte le considerazioni del governatore ligure, il mondo del lavoro, la società sarebbero disposti a privarsi di risorse importanti come i tanti ultrasettantenni che lavorano e gestiscono attività, società pubbliche e private e sono ancora di supporto ai famigliari? Incomincino a dare il buon esempio, chiudendosi in casa, molti consulenti scientifici istituzionali, alcuni virologi televisivi, esperti di turno e politici incapaci che ci affliggono quotidianamente con dati, statistiche e proposte. Ne guadagneremmo in serenità! Non dimentichiamo che oltre a quelli pandemici stanno aumentando i contagi da infodemia ( epidemia di eccessi informativi, come da definizione OMS) con un aumento esponenziale di sindromi depressive e patologie psichiatriche – e conclude così le sue considerazioni -. Non si accettano i miliardi del MES che avrebbero permesso un potenziamento delle strutture ospedaliere in difficoltà e per arginare i contatti si sequestrano gli ultrasettantenni! Speriamo prevalga il buonsenso, in caso contrario ci saremo, come sempre, a difendere in tutte le sedi più opportune i diritti garantiti dalla Costituzione”.

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