Attualità
Ospedale Maggiore: robot opera al fegato paziente oncologico
Nonostante la pandemia Sars-Cov2, continua presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara l’attività di ricerca e sviluppo nel settore della chirurgia oncologica epato-bilio-pancreatica ed in particolare della chirurgia mini-invasiva, laparoscopica e robotica.
L’intervento
La scorsa settimana è stato infatti eseguito il primo intervento di asportazione di un tumore del fegato localizzato nel lobo epatico sinistro mediante l’impiego del
Robot Da Vinci Xi. Il paziente, un uomo di 74 anni già operato alcuni mesi or sono per un tumore del colon destro, presentava alcune grosse metastasi che sostituivano completamente il lobo epatico sinistro e che avevano solo parzialmente risposto alla chemioterapia.
Così il prof Romito
Autore di questo intervento innovativo è stato il dott. Raffaele Romito, direttore della Struttura di Chirurgia Generale II e responsabile del programma di chirurgia su fegato e pancreas.
«In questi quattro anni di attività – afferma il dott. Romito – sono state effettuati nel reparto di Chirurgia Generale 2 80 interventi di resezione del pancreas per tumore e 210 resezioni epatiche per neoplasia, un terzo delle quali condotte con tecnica mini-invasiva (cioè con tecnica laparoscopica). I risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti e in linea con gli standard nazionali sia per la sopravvivenza dei pazienti che per la radicalità oncologica. Questo ci ha permesso di proseguire nel programma di sperimentazione, affrontando la sfida della chirurgia robotica. Il robot infatti rappresenta il futuro della chirurgia oncologica, ma per vari motivi rimane per ora appannaggio solo di pochi centri, tra cui quello dell’Aou di Novara».
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