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Oropa, nel consiglio d’amministrazione spicca l’assenza delle donne

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Nonostante la presenza della Madonna Nera, a Oropa si devono essere dimenticati la cosiddetta parità di genere. Ma anche il concetto di rinnovamento generazionale sembra trovare pochi estimatori. E’ quanto salta agli occhi scorrendo la composizione del nuovo consiglio di amministrazione del Santuario, dove spicca l’assenza delle donne e il ritorno dal passato di un ex amministratore delegato.
Com’è stato ufficializzato nei giorni scorsi, per la parte ecclesiale il nuovo organismo è composto dai canonici Luigi Bellotti, Massimo Minola, Stefano Vaudano, Ezio Zanotti, Stefano Vaudano, Paolo Boffa Sandalina e Roberto Lunardi, mentre la componente laica è rappresentata, tra membri effettivi e supplenti, da Giancarlo Machetto, Paolo Piana, Gianfranco Catella Caraffa e Giancarlo Petrini più il sindaco Claudio Corradino membro di diritto. In totale dunque i 12 rappresentanti sono tutti rigorosamente maschietti. Se per le nomine ecclesiali questa è la prassi – anche se pensiamo che nulla possa vietare la nomina di una suora – per quanto riguarda quelle politiche la consolidata prassi dell’alternanza di genere, ovvero uomo-donna, è stata clamorosamente dimenticata. Un errore incomprensibile, ancor più considerando il fatto che l’amministratore delegato uscente era Paola Aglietta, da tutti ricoperta di elogi per l’opera svolta nella precedente legislatura.
Sulla vicenda si sono fatte immediatamente sentire le donne del Pd: «Le democratiche biellesi apprendono con amarezza che in occasione del rinnovo del nuovo consiglio di amministrazione del santuario d’Oropa neanche una donna è stata nominata. Nel luogo dove è custodita la Madonna nera di Oropa, una delle icone più sacre che accoglie fedeli da ogni parte del mondo, madre e guida di tutti i Biellesi proprio le donne sono state estromesse. Nonostante i cambiamenti storici degli ultimi anni, pensiamo anche solo all’apertura al diaconato femminile di Papa Francesco, al peso nella società che le donne assumono pare che ad Oropa si sia voluto fare un passo indietro nel passato. Conoscere, partecipare e confrontarsi vuol dire creare condizioni per innalzare la qualità del lavoro nei CDA considerando determinanti e innovative le competenze femminili nelle amministrazioni come già dimostrato da numerose donne autorevoli. A circa 70 anni dal voto dobbiamo impegnarci a rendere meno tortuoso e complesso il cammino delle donne nelle istituzioni e nella partecipazione all’amministrazione del “bene comune”. Cogliamo l’occasione per ringraziare Paola Aglietta e Silvia Perona per l’ottimo lavoro svolto in questi anni e ci auguriamo che episodi del genere diventino il passato e che non sia il passato stesso che venga periodicamente a visitarci».
E a proposito di passato, da segnalare la “richiamata alle armi” del 73enne Giancarlo Machetto, probabile prossimo amministratore delegato. L’ex direttore dell’Ascom di via Tripoli infatti era già stato nominato in rappresentanza della giunta Gentile per il quinquennio 2010-14. Trascorso quasi un decennio era lecito immaginare che nel territorio fosse cresciuto qualche nuovo esperto di conti economici in grado di gestire le finanze del santuario. Così invece non è stato.
Per le donne e per i giovani il Biellese sembra essere un territorio difficile.

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