Seguici su

Attualità

Omicidio di Erika Preti, processo alle battute finali

Pubblicato

il

A poco più di tre anni dall’omicidio di Erika Preti, il prossimo 9 luglio potrebbe arrivare la sentenza sul processo di Dimitri Fricano, all’epoca del delitto fidanzato della ragazza.


Lunedì nell’aula della Corte d’Assise d’Appello di Sassari è andata in scena una lunga udienza, durante la quale sono stati presentati i risultati della nuova perizia. Dopo le contestazioni presentate in merito alla prima valutazione – uno dei tre consulenti non aveva potuto affrontare il contraddittorio in quanto ricoverato per gravissimi problemi di salute -, il giudice aveva affidato al neurologo Andrea Stracciari e al professor Pietro Pietrini, psichiatra e neuroscienziato, l’incarico di eseguire una seconda perizia.
Le conclusioni sono state grosso modo le stesse: seppur affetto da un disturbo dell’adattamento misto con ansia e umore depresso, quando ha ucciso Erika Fricano era capace di intendere e di volere.
Una tesi contestata ancora una volta nella giornata di lunedì dal pool difensivo. Gli avvocati Alessandra Guarini e Roberto Onida hanno chiesto che venissero ascoltati il primario di neurologia dell’Asl di Biella, Graziano Gusmaroli, e la dottoressa Daniela Ponzetti, psichiatra forense di Ivrea, autrice di una perizia di parte.
L’obiettivo era quello di far emergere ed evidenziare i problemi psichiatrici dei quali soffre da molti anni Dimitri. Secondo le conclusioni della difesa, infatti, suffragate dalla psichiatra forense, quando ha colpito ripetutamente e ucciso Erika, Fricano era vittima di una “compromissione parziale transitoria della capacità di volere”, che ne avrebbe determinato un parziale vizio di mente.
Ora l’ultima parola passa al giudice, che ha rinviato il processo al 9 luglio per la discussione. Quel giorno potrebbe arrivare la sentenza. La pena inflitta all’imputato – già condannato a trent’anni in primo grado – potrebbe essere confermata o ridotta, qualora vengano prese in considerazione le tesi difensive.


Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *