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“Non ho mai presentato perizie compiacenti”

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«Con quella storia non centro nulla. L’incarico sulle condizioni di salute dell’ospite della casa di riposo mi è stato dato dall’ente stesso».

«Con quella storia non centro nulla. L’incarico sulle condizioni di salute dell’ospite della casa di riposo mi è stato dato dall’ente stesso».
Il medico psicologo coinvolto nell’inchiesta della Guardia di finanza di Biella nell’ambito del caso di raggiro milionario è pronto a dare le proprie spiegazioni. A seguirlo gli avvocati Gian Eugenio Ferla e Fabrizio Lauti dello studio di Borgosesia.
Tre persone sono finite sotto indagine per circonvenzione di incapace ai danni di una anziana novantenne milionaria. L’inchiesta della Guardia di Finanza di Biella ha coinvolto l’ex segretaria dell’anziana, il compagno e il medico della casa di riposo che avrebbe stilato una perizia ad hoc permettendo alla segretaria di diventare curatrice dell’ingente patrimonio.
«Il nostro assistito non si è reso assolutamente compiacente nel redigere alcun certificato che potesse permettere di ottenere procure e altri poteri per la gestione del patrimonio della signora», spiegano i legali del professionista che al momento è soltanto indagato.
Davanti alla procura della Repubblica è pronto a dare tutte le spiegazioni del caso per poter chiarire la propria posizione. E i legali anticipano: «Il nostro cliente, per richiesta espressa della casa di riposo biellese dove opera si è limitato a redigere relazione sulle condizioni di salute dell’ospite, signora Gianinetto, conformemente alle direttive in materia, senza peraltro alcuna relazione circa la sussistenza della capacità di intendere e volere del soggetto, ma al contrario evidenziando precise patologie psico-fisiche come da referto allegato alla cartella clinica. Inoltre, non spettava certo al nostro rappresentato certificare la capacità o meno di intendere e volere del soggetto».
Come si ricorderà l’inchiesta riguarda una circonvenzione di incapace di una donna ultranovantenne di Biella ospite in casa di riposo con un patrimonio di 8 milioni di euro. A gestire i beni c’era l’ex segretaria nominata curatrice, ma invece che prendersene cura avrebbe iniziato a spendere soldi a proprio piacimento e a vendere immobili. Il tutto all’oscuro dell’anziana milionaria sola e senza parenti prossimi. La Guardia di finanza di Biella ha messo sotto indagine la donna, il suo compagno e il medico che avrebbe attestato lo stato psico-fisico dell’anziana.

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