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Non è sempre vero che non si va al Pronto Soccorso per una spina nel dito

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Riceviamo e pubblichiamo il commento di un nostro lettore giunto in risposta all’articolo di Giorgio Pezzana “Non si va al Pronto Soccorso per una spina nel dito.”

E’ vero che il Pronto Soccorso serve per le vere emergenze ma capita spesso che il medico curante non sia rapidamente reperibile per cui le persone timorose si recano al PS spesso anche per ragioni non gravi. A volte però anche al PS certe emergenze non vengono valutate nella giusta maniera e sembra che il paziente mandato anche dal medico curante con un preciso sospetto diagnostico venga sottovalutato e che al paziente, si dica che non ha nulla di grave. Dal momento che nel vostro articolo si dice che per una spina conficcata nel dito non è il caso di recarsi al PS questo fatto mi ha fatto ricordare due fatti che, nel corso della mia professione mi si sono presentati in due circostanze diverse. Nel primo caso una signora di circa 75 anni venne nel mio ambulatorio proprio per farsi estrarre una spina che le si era conficcata in un dito della mano mentre curava il suo giardino qualche giorno prima. La cosa che però mi insospettì fu il fatto che presentava segni di trisma e blocco mascellare. Inviai la signora al PS ma qui i sanitari addetti non diedero alcuna importanza alla cosa e le consigliarono di non presentarsi al PS solo per quella banale puntura. Un fatto del tutto analogo mi si presentò qualche anno dopo. Una signora della età di circa 35 anni mi si presentò dicendomi che trafficando tra gli arbusti del suo giardino era stata punta da una spina sul braccio. Poiché la signora oltre al dolore nel punto in cui era stata anch’essa ferita dalla spina presentava iniziali segni di trisma e blocco mascellare inviai anche lei al P S ma anche in questo caso dopo averla medicata venne rimandata a casa. Nell’arco di tre giorni in entrambi i casi dovetti rimandarle al PS. dove in entrambi i casi le pazienti furono ricoverate per un lungo periodo di tempo dal momento che la malattia da cui erano state colpite era il tetano malattia assai grave che necessita di cure mediche intense per curarla e non di rado lascia degli strascichi. Per prevenirla è necessario fare la vaccinazione in maniera adeguata. Vaccinazione che va periodicamente ripetuta almeno ogni 10 anni.

Le Autorità Sanitarie dovrebbero impegnarsi al massimo per convincere tutta la popolazione a fare tutte e ripeto tutte quelle vaccinazioni che ci preservano da quelle malattie  (ed in particolare da quelle gravi ) che possono causare la morte oppure disturbi permanenti.
Questi concetti dovrebbero essere affrontati in maniera giusta iniziando dalle scuole elementari. “

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