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Niente più omaggi floreali ai defunti, autorizzato solo il copricassa nel giorno delle esequie

L’Asl blinda anche l’obitorio: «E’ troppo affollato, dobbiamo ridurre al minimo le cause di contagio»

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BIELLA – Per questioni igienico-sanitarie nei locali dell’obitorio cittadino è vietato introdurre qualsiasi addobbo floreale e di arredo funebre con l’eccezione del copricassa autorizzato esclusivamente nel giorno della celebrazione delle esequie. Il divieto predisposto dalla direzione sanitaria dell’Asl, in vigore ormai da quasi due settimane, ha scatenato le proteste dei fioristi che vedono nel provvedimento un’ulteriore penalizzazione economica alla propria attività che vive al pari di tutto il commercio, la pesante crisi causata dalla pandemia.
Oltre alle legittime questioni di carattere economico c’è poi da considerare anche la triste sacralità del momento: impedire a congiunti e parenti di omaggiare il proprio caro defunto con un mazzo di fiori, così come avviene dagli arbori dell’umanità, appare una decisione ingiusta.

Così nel tentativo di un ritorno alla “normalità”, a nome di tutti gli operatori commerciali i titolari di Euroflora hanno inviato all’Asl una lettera nella quale esprimono la propria disapprovazione, chiedendo l’immediata revoca del divieto.

«Le scriviamo questa lettera – si legge nella missiva – in quanto siamo rimasti sconcertati dalla sua decisione di vietare qualsiasi addobbo floreale all’interno dell’obitorio se non il copricassa il giorno delle esequie. Questa decisione oltre che non dare la possibilità ai parenti, amici e conoscenti dei defunti di portare un piccolo omaggio prima delle esequie crea un danno enorme ai noi commercianti. Abbiamo già subito un calo del lavoro in quanto i parenti che fanno cremare i proprio defunti evitano di portare fiori o composizioni di fiori visti i tempi ristretti dal momento del decesso alla cremazione».

La lettera, datata 15 maggio, continua con la richiesta urgente di un incontro «per spiegare le nostre ragioni, e siamo certi che troveremo una soluzione per permettere ai parenti dei defunti di dare un degno funerale ai propri cari, a noi commercianti di poter proseguire nel nostro lavoro rispettando le norme igienico sanitarie da voi invocate».

Venerdì pomeriggio la direzione sanitaria ha così risposto alla richiesta degli esercenti: «L’aver sollevato la questione ci consente di rassicurare che la decisione presa non intende nuocere né agli esercenti né agli familiari dei defunti. Da tempo nell’Asl di Biella esiste un regolamento che norma le principali regole igienico-sanitarie all’interno dei locali dell’obitorio, che in corrispondenza delle ondate pandemiche è stato ulteriormente rafforzato, al fine di immettere il minor numero di oggetti possibile nella struttura obitoriale e ridurre così possibili cause di contagio. Recentemente, in ragione di situazioni di sovraffollamento degli ambienti obitoriali, siamo stati quindi costretti a intraprendere raccomandazioni temporanee più stringenti per le introduzioni dall’esterno. Il tutto sempre alla luce della perdurante emergenza Covid. Auspichiamo che le condizioni epidemiologiche possano permettere di allentare quanto prima queste limitazioni. Nel frattempo la Direzione medica di Presidio è a disposizione per organizzare appena possibile un incontro di chiarimento».

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