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Nell’ultimo mese raddoppiate le sepolture a Biella

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La tragicità del coronavirus emerge anche dai dati sui funerali. Nella città di Biella, infatti, dal 23 marzo il numero delle sepolture è più che raddoppiato, per un totale di 91 fino a martedì 28 aprile, e il trend per tre settimane consecutive non si è più arrestato. Il giorno più drammatico è stato lunedì 30 marzo, quando sono state celebrate ben sette esequie, seguito da martedì 7 aprile, quando le funzioni senza parenti e amici sono state sei. Una situazione davvero terribile, se si considera anche che in questi dati sono esclusi i viaggi verso i templi crematori.
In casi come questo è d’obbligo garantire la sicurezza agli addetti ai lavori. «Abbiamo accentuato la protezione personale – commenta l’assessore Davide Zappalà – L’attenzione è massima, i necrofori, gli addetti funebri, sono un’altra categoria di lavoratori che non si sta risparmiando. A loro va un ringraziamento. I dati non lasciano spazio a interpretazioni: l’emergenza è in corso e l’ufficio cimiteri del comune ormai convive da quasi due mesi con questa situazione».
A tal proposito la Protezione civile della città di Biella continua a dispensare per tutti i necrofori ed operatori materiale di protezione: tute, guanti e mascherine. Ai quattro necrofori del capoluogo da tempo sono inoltre affiancate ditte di appoggio esterne al comune, soprattutto per i mezzi e le escavazioni. A queste aziende l’amministrazione cittadina ha chiesto di rafforzare il coinvolgimento.
Ritornando nello specifico ai dati, dal 23 al 28 marzo le sepolture sono state 19, poi salite a 21 nel periodo dal 30 marzo al 4 aprile e diventate 17 nella settimana successiva dal 6 all’11 aprile.
Nella seconda metà del mese di aprile si è registrata una leggera flessione, anche se i dati dei funerali restano superiori rispetto alle medie degli scorsi anni: dal 13 al 18 aprile nei cimiteri della città di Biella ci sono state 18 sepolture, mentre dal 20 al 25 aprile le funzioni sono state 11. Il giorno 27 aprile nessuna celebrazione mentre il 28 aprile, ce ne sono state cinque.

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