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Nelle case di riposo un ospite su due è positivo al coronavirus

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Come ogni settimana si è riunita la commissione regionale alla sanità. “Al centro del dibattito linformativa degli assessori sulle RSA in merito al coronavirus, che – commenta Domenico Rossi del Pd – purtroppo è stata assolutamente sotto le aspettative dei commissari. Sono mancate le risposte che aspettavamo: nessun dato dettagliato sui casi, nessun cronoprogramma di intervento nonostante il protocollo firmato la scorsa settimana, ancora non esista un cronoprogramma per i tamponi. Solamente lannuncio di un monitoraggio da parte della Regione.

“L’unico dato fornito – prosegue Rossi – è davvero preoccupante: su 3.000 tamponi fatti nelle RSA circa 1.300 sono positivi, quasi 1 su 2. Un dato allarmante che va contestualizzato poiché i tamponi sono stati eseguiti nelle strutture più colpite, ma rispetto ai 50.000 mila previsti il ritardo è molto significativo”.

“E’ una tragedia annunciata – attacca Marco Grimaldi di Liberi uguali e verdi – Sono numeri spaventosi, chiediamo che ogni anziano e ogni operatore oggi sia vigilato, che ogni lavoratore e ogni paziente sia sottoposto a un tampone, che ogni giorno vengano pubblicati i dati e che si smetta di giustificarsi dicendo che le strutture sono private: lo sappiamo, ma le morti sono pubbliche. Non passerà più giorno in cui non chiederemo i numeri e l’aggiornamento sui tamponi fatti al personale delle strutture sanitarie e nelle Rsa”.

 

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