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Nel Biellese sono circa 270 i pazienti affetti da infezione da HIV

Ogni anno si registrano in media 7 nuovi casi. «Non esistono categorie a rischio, ma comportamenti a rischio»

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nel biellese sono circa 270 i pazienti affetti

Nel Biellese sono circa 270 i pazienti affetti da infezione da HIV. La Giornata mondiale per la lotta all’AIDS, il 1° dicembre, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione in provincia.

A tracciare un quadro dello stato delle cose nel Biellese è la dottoressa Anna Silvia Lingua, medico della Struttura Complessa Malattie Infettive dell’ASL BI.

Nel Biellese sono circa 270 i pazienti affetti da infezione da HIV

Ad oggi dottoressa quanti sono i pazienti seguiti dall’Asl di Biella?

Attualmente nell’Ambulatorio di Malattie Infettive Asl Bi io seguo costantemente circa 270 pazienti affetti da infezione da HIV, tutti in trattamento antivirale. Nell’ultimo triennio, in media si sono registrati circa 7 nuovi casi di sieropositività, con un picco nel 2023. Il 2024 al momento sembra allineato alla media degli ultimi anni.

Qual è la fascia di età dei pazienti in carico?

L’età dei pazienti parte da un minimo di 25 anni ad un massimo di 87 anni, con le fasce 30-40 e 50-70 tra le più numerose.

Sono aumentati rispetto agli anni passati?

Nel 2020, anno della pandemia, il numero delle nuove diagnosi di infezione da HIV si era drasticamente ridotto. In realtà per una riduzione dell’esecuzione dei test più che per una reale diminuzione dei contagi. Negli anni successivi a Biella il numero di nuove diagnosi si è nuovamente uniformato ai dati della regione Piemonte. Con una sostanziale stabilità dei nuovi contagi (intorno ai 5-7 all’anno, con un isolato picco nel 2023 a 12 nuove diagnosi).

Esiste una categoria di soggetti più a rischio?

Non esistono più categorie a rischio, bensì comportamenti a rischio. La trasmissione della infezione da HIV ormai avviene quasi esclusivamente tramite via sessuale, cioè con rapporti sessuali non protetti.

Quali sono le azioni corrette per ridurre il rischio di trasmissione sessuale dell’Hiv?

Il principale strumento per annullare il rischio di trasmissione sessuale dell’HIV è l’utilizzo costante e corretto del profilattico nei rapporti sessuali.

Che cos’è PrEP?

La PrEP, cioè la profilassi pre esposizione, è la assunzione di farmaci anti-HIV, prima di rapporti a rischio, al fine di cercare di prevenire tale infezione.

Si muore ancora di AIDS?

Per fortuna ormai l’AIDS come Malattia conclamata da HIV in Italia è diventata rara. Di AIDS si muore ancora, nel mondo, quando il paziente sieropositivo non ha accesso alle adeguate terapie antiviralic Come ancora può succedere nei paesi a limitate risorse economiche. Inoltre nei casi in cui il paziente con infezione da HIV non assume correttamente, per scelta personale. il trattamento. Oppure ancora può manifestarsi AIDS quando un soggetto, non essendo a conoscenza dello stato di sieropositivo, giunge alla diagnosi troppo tardivamente.

A tale proposito è importante ribadire la raccomandazione all’esecuzione del test di screening anti HIV!.
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