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Naufragio Concordia, comandante Schettino chiede la semilibertà
Naufragio Concordia, comandante Schettino chiede la semilibertà
Naufragio Concordia, comandante Schettino chiede la semilibertà
Era la notte tra il 12 e 13 gennaio 2012 quando la nave Costa Concordia naufragò all’isola del Giglio. Ta i 32 morti anche una onna biellese. Era Maria D’Introno.
Il comandante della nave Francesco Schettino era stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, nel 2017, per il naufragio della nave da crociera avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, davanti all’isola del Giglio. Ora Schettino ha maturato il termine che gli permette di accedere alle misure alternative al carcere avendo già scontato la metà della pena. L’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Roma si svolgerà il 4 marzo prossimo .
L’ex comandante
Attualmente Schettino beneficia di 45 giorni all’anno di permessi ottenuti grazie alla buona condotta mantenuta nel carcere in cui è recluso. L’ex comandante della Costa Concordia, già tre anni fa, aveva ottenuto la possibilità di lavorare in carcere
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Ardmando
24 Gennaio 2025 at 19:28
Dovrebbe scontare 16 di carcere per ognuna delle 32 vittime che la tua idiozia ha causato, altro che semilibertà.
Luigi
24 Gennaio 2025 at 21:20
Concordo, 32 morti meritano l’ergastolo, visto che nel nostro paese non c’è la pena capitale.