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Morovich fa i pupazzetti a Sordevolo

Iniziativa ospitata a Sordevolo, Villa Cernigliaro, La Serra dei leoni, via Clemente Vercellone 4, fino al 25 agosto

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Morovich fa i pupazzetti a Sordevolo

Morovich fa i pupazzetti a Sordevolo

Iniziativa ospitata a Sordevolo, Villa Cernigliaro, La Serra dei leoni, via Clemente Vercellone 4, fino al 25 agosto

A cura di caterina Gualco e Carlotta Cernigliaro Enrico Morovich, nato a Fiume nel 1906, ha esordito come scrittore sulle pagine de “La Fiera Letteraria” pubblicandovi nel marzo del 1929 il racconto “Il leprotto”. Immediatamente successivo, del 1929, e anzi addirittura precedente, se si tiene conto dei contatti epistolari intercorsi con Alberto Carocci, inizia la collaborazione con “Solaria” che segnerà profondamente la prima fase della produzione moroviciana, fissata nella raccolta “Osteria sul torrente” edita (si tratta, se non andiamo errati, dell’ultimo volume apparso sotto la sigla della rivista) nel 1936.

L’ambiente letterario

Il contatto, sia pure a distanza, con l’ambiente letterario fiorentino, assai propizio a Morovich, cui eviterà le secche del regionalismo, seguirà poi con altre riviste di spicco, quali “La Riforma Letteraria” (Carocci, Noventa) che pubblicherà a puntate il romanzo “Non era bene morire”, “Letteratura” (Bonsanti), l’”Orto” (Vecchietti – Marescalchi) e “Rivoluzione”, allargandosi frattanto ad altri periodici, in specie i longanesiani “Omnibus” e “Oggi”, e a quotidiani come l’”Ambrosiano”. Il secondo libro di Morovich, che segna l’irruzione del fantastico nella sua narrativa, sottolineata dal titolo significativo di “Miracoli quotidiani”, è del 1938; il terzo, pubblicato anch’esso dall’editore Parenti nella collana di Letteratura “I ritratti del bosco”, uscì l’anno successivo, suscitando favorevoli considerazioni, in sede critica da parte di Enrico Falqui, Lanfranco Carretti, Giaime Pintor, Aldo Camerino. Già in precedenza non erano mancate espressioni di stima per il giovane autore da parte di Silvio Benco, che aveva recensito positivamente “Osteria sul torrente” mentre di “Miracoli quotidiani” si era occupato, in aggiunta agli interventi di Enrico Emanuelli, Raffaello Franchi e Arnaldo Bocelli, Vasco Pratolini sulle pagine di “Campo di Marte”. Nell’immediato dopoguerra (1946) Morovich viene incluso da Gianfranco Contini nell’antologia “Italie Magique (Contes surréels modernes)” pubblicata a Parigi, a fianco di Palazzeschi, Baldini, Lisi, Zavattini, Moravia e Bontempelli.

Informazioni

Orari mostra: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 15 alle 19.
348 2517279 – www.villacernigliaro.com – carlottacernigliaro@gmail.com

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