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“Mia figlia diplomata nonostante una malattia rara. Grazie Prof”

Le parole e la gratitudine di Rosy Ardizzone, mamma della quasi 19enne Michela Ferrigno che ha affrontato la prova finale della maturità

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«Voglio ringraziare di cuore tutto il personale del liceo Avogadro, se Michela lunedì è riuscita a diplomarsi è anche merito loro che hanno sempre creduto in lei e l’hanno sostenuta in ogni modo».

E’ un fiume in piena Rosy Ardizzone, la mamma della quasi 19enne Michela Ferrigno (nella foto insieme a mamma e papà) che nella giornata di lunedì ha affrontato la prova finale dell’esame di stato che le permetterà di completare il suo ciclo di studi al liceo “A. Avogadro”, indirizzo scienze umane di Biella.

Un passaggio importante nella vita di ognuno di noi che, però, nel caso di Miky è stato reso ancora più complicato da una rara malattia – diagnostica quando aveva appena 4 mesi – che, purtroppo, l’ha vista fin da piccola affrontare ospedali, chemioterapie e trapianti.

«Michela è nata il 10 di agosto del 2004 , il 17 dicembre dello stesso anno era già ricoverata in ospedale al Regina Margherita – spiega la donna – . Le hanno diagnosticato una rara malattia, che senza entrare nel dettaglio, l’ha costretta ad affrontare ben 4 trapianti di cellule staminali. Un calvario che ha comportato anche chemioterapie, controlli mirati, ricoveri avanti e indietro da e per Torino e una serie di complicazioni che le creano molte difficoltà ancora oggi. In tutto questo dolore, però, abbiamo sempre trovato persone meravigliose a partire dallo staff del nosocomio torinese, come la dottoressa Fagioli, o i medici che l’hanno seguita qui a Biella. La dottoressa Patrizia Bagnasco, della neuropsichiatra di Biella, è stata un faro per Michela come pure la dottoressa Marina Patrini che ha preso il suo posto. E, grazie al cielo, anche nel suo percorso scolastico, nonostante le oggettive difficoltà, ha sempre potuto contare su persone fantastiche. Per questo motivo ci tenevo a ringraziare pubblicamente tutti, per far sapere ad ognuno di loro che, grazie al loro lavoro, possono fare la differenza nella vita delle persone come l’hanno fatta nel caso di mia figlia».

«Nonostante i problemi – prosegue la donna – sono grata alla vita per quello che ho. A partire dalla nostra famiglia, mio marito Matteo, i fratelli di Michela, Simone, Luigi, Samantha e Lucia, la zia Cetti che ci è sempre stata vicina, così come gli insegnanti che sin dalle elementari l’hanno seguita ed aiutata. In loro ha trovato un appoggio e una guida. Anche nel periodo delle medie dove, purtroppo, è stata vittima di alcuni episodi di bullismo grazie alle maestre è riuscita a ritrovare la sua autostima a creare con loro un rapporto di fiducia, un po’ come quello che è accaduto al liceo».

«A consigliarci quel percorso scolastico è stata la dottoressa Bagnasco, anche per questo motivo le sono assolutamente grata – continua Rosy – . Michela dopo le medie non voleva proseguire gli studi, ma fortunatamente siamo riusciti a farle cambiare idea. Se penso che adesso ha finito mi sembra incredibile, tutti i suoi dubbi, le sue paure si sono sciolti. In quella scuola si è sentita finalmente accolta. Persone incredibili, come la professoressa Manuela Cianciosi, la referente per l’inclusione dell’istituto, che è stata presente in tutti questi anni o i collaboratori scolastici che, quando Michela era un po’ giù o voleva venire a casa, la portavano a prendere un the e stavano con lei. Tutti insieme l’hanno aiutata a crescere a superare gli ostacoli. Sempre grazie alla scuola poi è riuscita anche a svolgere la sua esperienza di PCTO, alternanza scuola lavoro, presso la Profumeria Ottaviano qui a Biella: un’esperienza per Michela entusiasmante. Nel TG Avogadro, il telegiornale della scuola, è apparsa anche una sua intervista a uno dei titolari dell’azienda, Michela Provera. Devo ammettere che è stato veramente emozionante vederla nelle vesti di intervistatrice. Pensate che lunedì durante l’orale la signora Provera è venuta ad ascoltare mia figlia e le ha anche portato un pensierino. Insomma in questi anni Michela è stata sempre sostenuta nel suo percorso di crescita, lungo il suo cammino ha trovato appoggio e sicurezza da parte dei suoi professori che non posso che ringraziare con tutto il cuore. Il “sistema scuola” ha funzionato benissimo. Ora Micky tutte le volte che io mi preoccupo perché magari ha il raffreddore e temo il peggio mi dice: “Mamy tranquilla sono una ragazza nuova… ora mi posso anche ammalare”».

Maria Francesca Piemontese

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1 Commento

1 Commento

  1. Pier Giovanni Malanotte

    3 Luglio 2023 at 17:10

    gli italiani sono meravigliosi; ma perché non sempre ?
    congratuazioni ed auguri, diplomata Mihela !!!!!!

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