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Mensa scolastica, scoppia la polemica: «I maestri non sono poliziotti»
L’idea del comune di coinvolgere il personale per “sollecitare” i genitori morosi non piace. Cimma (Avs): «Vadano gli assessori a fare i controllori»
Mensa scolastica, scoppia la polemica: «I maestri non sono poliziotti».
Mensa scolastica, scoppia la polemica: «I maestri non sono poliziotti»
Non hai ancora pagato la mensa scolastica? Fino a quando non salderai il dovuto, tuo figlio non potrà più usufruirne. È la nuova filosofia del Comune di Biella nell’ambito delle attività per recuperare gli importi mancanti all’appello (complessivamente si parla di circa 70mila euro).
La “linea dura” di Palazzo Oropa nelle scorse settimane aveva già sollevato critiche da più parti, anche perché di fatto va a penalizzare i bambini per il comportamento dei genitori.
Ora, però, c’è un’altra comunicazione destinata a creare contrasti tra l’amministrazione comunale e il mondo della scuola. Nei giorni scorsi è stata infatti recapitata ai dirigenti scolastici una missiva nella quale, riassumendo in parole povere, si chiede “la collaborazione del personale sia ausiliario che insegnante”.
“In particolare – si legge – è essenziale che le famiglie dei bambini che non risulteranno iscritti al servizio a inizio anno scolastico siano avvertite dell’obbligo di prendere il proprio figlio a scuola per la pausa mensa in quanto non iscritto al servizio mensa. Tale dato sarà rinvenibile dalle presenze giornaliere che verranno inviate giornalmente dal gestore del servizio a tutti gli istituti comprensivi”.
Quindi, in conclusone, si chiede alle scuole di “collaborare attivamente coinvolgendo il personale scolastico, data l’impossibilità oggettiva per il Comune di intervenire giornalmente e direttamente all’interno dei singoli plessi”.
Una richiesta che non solo ha fatto irrigidire più d’un insegnante e di un collaboratore scolastico, ma ha anche scatenato la reazione di Alleanza Verdi-Sinistra Biella.
Le parole di Roberta Cimma (Avs)
«In merito alla recente richiesta del Comune di Biella riteniamo doveroso precisare alcuni aspetti – esordisce Roberta Cimma, esponente della segreteria provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra nonché docente in una scuola dell’infanzia -. La scuola ha come missione fondamentale quella di garantire la crescita e il benessere di tutti gli alunni e le alunne, comprese le loro famiglie; essa non può e non deve essere assimilata a un ente di controllo e avere parte in causa per mantenere il corretto equilibrio economico/finanziario del servizio. Il diritto allo studio e alla mensa scolastica, intesa come servizio di supporto alla frequenza e all’inclusione, deve essere tutelato senza scaricare sulla scuola funzioni estranee alla loro natura».
Insomma, insegnanti e personale non devono essere trasformati in “controllori” o “poliziotti” della mensa: «Il personale scolastico, docenti e collaboratori compresi, è quotidianamente impegnato a garantire benessere e inclusione scolastica, a risolvere situazioni problematiche e a mantenere un sano equilibrio anche nelle relazioni con tutte le famiglie che di quel mondo fanno parte – prosegue Cimma -. Situazioni delicate e problematiche sono sempre più presenti nella scuola e la funzione educativa non può essere snaturata trasformando docenti e collaboratori in controllori, rischiando in questo modo di compromettere la relazione di fiducia sulla quale si lavora quotidianamente».
Contesta anche il fatto che il comune giustifichi la richiesta di collaborazione parlando di equità nei confronti della popolazione biellese, sulla quale graverebbe l’onere di coprire il mancato introito del servizio, e precisando che le situazioni di insoluto non sono da ricondurre a situazioni di disagio sociale per le quali sono previste aiuti da parte dei servizi: «Sarebbe interessante capire come fanno a essere così sicuri che gli insoluti non dipendono da situazioni di difficoltà economica; sappiamo perfettamente che esiste un sommerso di famiglie in difficoltà, che per vari motivi non accedono ai servizi, e che sempre più si ritrovano impossibilitate a far fronte a tutte le spese economiche che una frequenza scolastica comporta. Piuttosto che chiedere alle scuole di controllare e collaborare al fine di raggiungere lo scopo della riscossione debitoria, il comune dovrebbe attivarsi al fine di avviare un dialogo con le varie istituzioni scolastiche per comprenderne i bisogni, le necessità e le criticità e per poter concretamente intervenire con progetti specifici mirati al benessere, all’educazione e alla formazione».
«E se proprio l’amministrazione Olivero vuole controllare le nostre mense scolastiche può mandare i suoi assessori in tutti i nostri plessi – conclude -, troppo comodo presidiare le nostre scuole cittadine solamente il giorno delle elezioni o frequentare il Villaggio Lamarmora, Chiavazza o il Vernato solamente in campagna elettorale».
Immagine di repertorio
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Ettore
11 Settembre 2025 at 7:35
COMUNISTI VERDOGNOLI FIANCHEGGIATORI DELLE RISORSE MULTICOLORATE E FECCIA VARIA SEMPRE DALLA PARTE DI CHI NON RISPETTA LE REGOLE
Filippo
11 Settembre 2025 at 7:55
Oggi, niente goccine?
Ardmando
11 Settembre 2025 at 7:57
E ti pareva che la feccia comunista di AVS non trovava il coraggio di opporsi alla Legge. Sono allergici alla legalità, d’altra parte hanno fatto eleggere una criminale comunista al parlamento europeo solo per farla scarcerare. E’ proprio vero che se meno conti in Italia e più alzi la voce. AVS deve essere messo fuori legge e i suoi esponenti arrestati per terrorismo ed eversione.
Filippo
11 Settembre 2025 at 8:25
Ma le farmacie sono tutte chiuse?
Arnoldo
11 Settembre 2025 at 10:10
invece la destra non è terrorista difende l’eccidio in Palestina contro anziani e bambini vende armi a un governo assassino , la Santanchè che ruba soldi all Inps, il grande giuli che di cultura non capisce niente del mastro che svela segreti di stato il caso dello strupatore libico imbarcato con volo di stato a nostre spese con Nordio che racconta palle voi siete fuorilegge travestiti da politici
Dori
11 Settembre 2025 at 9:51
che schifo, non si può arrivare a sti livelli, l umanità non esiste.. condivido pienamente, parecchie famiglie si trovano in difficoltà economiche, non devono pagare moralmente i bambini.. questo sindaco olivero, è a un passo dallo scatafascio! farà la fine di corradino, fidatevi.. 🙄
Ettore
11 Settembre 2025 at 14:13
insomma un po di umanita
Dovresti metterci la faccia e contribuire.cioe’ sgancia i soldi e paga perle risorse multicolor
in difficolta’
Bruno
11 Settembre 2025 at 10:01
trovo ingiusto che gli insegnanti devono fare i poliziotti loro hanno un ruolo diverso devono insegnare e non creare dissenso di classe tra gli alunni , è il comune che deve intervenire tanti assessori che scaldano solo poltrone devono darsi da fare e vedere chi non paga e la situazione famigliare , oggi giorno si fa in fretta a delegare lavandosi le mani la destra poi è abituata
Giovanni
11 Settembre 2025 at 14:45
Sarebbe sufficiente che Cimma e compagni partecipano al mancato pagamento, gli insegnanti per conto del Comune potrebbe dare un messaggio scritto da Oliviero, che il bambino non è più ammesso alla mensa per morosità. Se la famiglia ha realmente dei broblemi finanziari (cosa che può succedere a tutti) si deve rivolgere agli uffici preposti, senza vergogna. Le polemiche non hanno mai aiutato.