Attualità
Maestro di Mestiere, dal 1 novembre la presentazione delle domande
BIELLA – La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in collaborazione con l’AssociazioneFatti ad Arte, promuove il Premio “Maestro di Mestiere”.Il Premio vuole essere un contributo di supporto alla ripresa delle tante botteghe che nelBiellese testimoniano il valore del Mestiere Artigiano che Biella rappresenta come Città Creativa Unesco proprio per artigianato e arte popolare.
La figura dell’Artigiano è centrale nella cultura e nell’economia italiana e l’Artigianato Artistico con i suoi Maestri è espressione e anima dei territori. Oggi gli Artigiani sono i depositari di saperi e cultura, i loro manufatti rappresentano il cuore del nostro miglior Made in Italy, quello che il mondo intero ammira e riconosce. E il Biellese è ricco di botteghe, di storici e giovani maestri del fare, che producono con passione pezzi unici, quel fatto a mano in bottega che dona all’oggetto un’anima.Ma quello dei Mestieri d’Arte è un settore fragile, molte le difficoltà, legate alla mancanza di ricambio generazionale, di essere presenti all’interno di un mercato globale, di pressioni fiscali troppo pesanti per piccole realtà.Ai candidati sarà richiesto di presentare nel dettaglio un progetto inerente all’utilizzo del premio, che dovrà essere diretto all’incremento dell’attività in merito ai seguenti punti:Acquisizione di nuove attrezzature e materiali
Realizzazione di progetti che richiedono specifici investimenti
Innovazioni di processo
Digitalizzazione delle imprese
Promozione e marketing della propria attività
Il premio sarà suddiviso in due sezioni:Premio agli artigiani con almeno 5 anni di attività € 5.000,00Premio ai giovani artigiani (under 30) con un minimo di un anno di attività€ 3.000,00Presentazione domande 1 novembre 2020 -31 gennaio 2021Assegnazione premi entro 28 febbraio 2021Dare un sostegno al comparto Artigianale, a causa dell’emergenza Covid, poichèsi è abbattuta una crisieconomica con gravità provocando ingenti dannieconomici ai nostri artigiani, che alla ripartenza dopo la quarantena, hanno trovato i costi dei materiali cresciuti a dismisura, lavori annullati, stipendi dei dipendenti da sostenere a fronte di una cassa integrazione non ancora percepita.
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