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L’Istituto Bona si prepara alla “ripartenza” affidandosi all’Intelligenza Artificiale

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BIELLA – L’Istituto Bona si prepara alla “ripartenza” affidandosi all’Intelligenza Artificiale. In questi giorni è stato installato un sistema basato su V-App, un sofisticato software che permette di rilevare il mantenimento delle distanze di sicurezza tra le persone e il grado di affollamento delle aree comuni e dei luoghi sensibili come gli atri, le entrate e i servizi igienici. Il sistema, in collaborazione con i partner tecnologici Cisco Meraki e Bizmate (una software house italiana), verrà testato in occasione degli esami di maturità per saggiarne l’efficacia in un edificio complesso e vivace come una scuola, fatto di ambienti dedicati ad usi diversi (laboratori, aule, palestre…) e dove, seppur osservando le prescrizioni di sicurezza anti-Covid-19, alunni e personale scolastico potranno ritornare a una seppur timida normalità delle attività didattiche. Il Social Distancing Monitoring di V-App, attraverso le videocamere “intelligenti” di Cisco Meraki posizionate in punti strategici della scuola, analizzerà costantemente le aree interessate e permetterà di intervenire qualora non vengano rispettate distanze accettabili, non vengano usate le mascherine protettive o alcune aree frequentemente utilizzate richiedano degli interventi di igienizzazione, come dovrà essere in particolare per i servizi igienici comuni. Quando si verifica una cosiddetta “collisione”, ovvero quando due o più persone sono troppo vicine tra loro rispetto alla distanza suggerita, quando la concentrazione delle persone cresce, rilevandolo in tempo reale con l’aiuto di mappe di calore interattive, grazie ad un sistema di allerta multicanale vengono trasmessi avvisi al personale sulle piattaforme di messaggistica istantanea più popolari (Messenger, Telegram e WhatsApp) o tramite e-mail, sms ma anche schermi e dispositivi audio. Per esempio, monitor all’ingresso dei bagni avviseranno del fatto che siano già occupati o che il personale debba intervenire per le attività di igienizzazione. La scelta è dovuta alla alta affidabilità della tecnologia che si adatta e impara nell’ambiente in cui opera, in base ai flussi di persone rilevati, rimanendo uno strumento di monitoraggio non invasivo e rispettoso della privacy, completamente trasparente e altamente discreto: nulla da indossare, nulla da ricordare, soprattutto nulla che si può perdere come i cosiddetti “braccialetti anti-Covid” o i badge. 

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