Attualità
Liste d’attesa: per la Colonscopia a Torino non c’è posto, a Verbania il 20/11/24 o a Chieri il 3/3/26
La denuncia del vicepresidente del consiglio regionale Daniele Valle
Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle: “Attendere un anno o essere costretti ad attraversare il Piemonte è un fallimento per tutti. Per abbattere le liste di attesa serve più personale e risorse per garantire visite ed esami anche il pomeriggio, la sera e nei weekend e potenziare il Cup regionale. Cirio giochi a carte scoperte: Icardi resterà al suo posto o verrà rimpiazzato, sconfessando l’operato di questi 5 anni drammatici?”.
«Il cittadino che contatta il Cup unico regionale per prenotare una visita o un esame nella metà dei casi si sente rispondere che “non c’è posto”, nell’altra metà deve pazientare anche un anno oppure accettare di attraversare tutto il Piemonte per andare a farsi visitare. Questa è la triste realtà della sanità pubblica piemontese. Nonostante tutta la retorica di Cirio e Icardi sui risultati ‘straordinari’ sul fronte delle liste di attesa, ogni qual volta effettuiamo una rilevazione, ci troviamo di fronte ad una fotografia ben diversa. Non è certo un caso che Cirio si guardi bene dall’esprimersi sul futuro dell’assessore alla Sanità: qualcuno dice che l’avrebbe cacciato già da tempo, ma i fatti dicono che se lo è tenuto stretto e chissà se lo terrà»: lo afferma il vice Presidente Consiglio regionale Daniele VALLE (Pd).
Ecografia muscolotendinea: c’è un solo posto a Rivarolo il 29 ottobre del 2024 e nessun altro posto prenotabile in tutto il Piemonte;
Colonscopia: a Torino non c’è posto, bisogna andare a Verbania (il 20 novembre del 2024) oppure a Chieri, ma il 3 marzo del 2026!
Visita dermatologica: a Condove il 7 novembre dell’anno prossimo;
Gastroscopia (EGDS): un posto a Rivoli il 27 maggio del 2024, oppure il 30 ottobre del Mauriziano sempre nel nuovo anno;
Eco transvaginale: al Mauriziano il 15 febbraio del 2024, nient’altro;
Visita oculistica: bisogna aspettare il 9 aprile del 2024 ad Avigliana oppure il 23 ottobre alle Molinette;
Rm alla colonna: qui si è più fortunati, c’è posto a Verbania il 4 dicembre di quest’anno, ma nessun altro posto in tutto il Piemonte;
Ecocolordoppler TSA: c’è posto al Mauriziano il 29 ottobre del 2024 e stop.
«Non possiamo rassegnarci a questa Caporetto della sanità pubblica e dire addio al nostro servizio sanitario universale ed equo. Assistiamo ad una fuga del personale, ad una sanità privata sempre più forte, ad un’edilizia sanitaria ferma al palo. Bisogna invertire la rotta. Tornando ad assumere, come si è fatto fino al 2019 e ricominciando con tre proposte che ho formulato nel documento “Il Piemonte è la nostra casa”: 1) investire risorse per pagare e potenziare il personale disponibile a fare visite ed esami anche il pomeriggio, la sera e nei weekend; 2) almeno in un periodo transitorio, qualora non si riesca a rispettare la tempistica prevista dai casi di urgenza della prescrizione, garantire l’erogazione delle prestazioni in regime di libera professione ma a carico del SSR; 3) Reinternalizzare il servizio CUP Piemonte, potenziando il servizio settimanale e con un accesso più ampio alle agende delle aziende, con una proiezione temporale sufficiente e omogenea. Mentre aspettiamo altre proposte che vadano oltre l’annuncio da parte di Cirio, un primo passo sarebbe sapere che ruolo avrà Icardi qualora la destra dovrebbe rivincere le elezioni».
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Sonia
1 Novembre 2023 at 18:56
2019, mia madre ricoverata in ospedale necessita di una ecografia, chissa’ che pienone sotto , ho pensato, chissa’ quanto ci metteranno a farla ….. arrivati giu’ con la barella ::::: NESSUNO !!!! ma come, di sopra alle prenotazioni e’ pieno, e qui nessuno ????
Ardmando
1 Novembre 2023 at 21:02
E’ vergognoso lo stato della Sanità in Italia. Avevamo uno dei sistemi migliori al mondo, ed è bastato qualche malgoverno di sinistra per distruggere tutto. La stessa sinistra che ora accusa la destra di tagliare i fondi. Il problema di fondo è il giochetto del rimpallo delle responsabilità. Ci sono miliardi che arrivano dall’Europa perchè non vengono destinati per riportare la sanità italiana al livello che aveva prima della pandemia? E’ una vergogna inaccettabile.