Attualità
L’inglorioso addio alle 45 cabine telefoniche di Biella
Fine di un’epoca. Come tutte le analoghe installazioni in Italia, verranno rimosse
BIELLA – Di solito in questi casi si dice che è la fine di un’epoca anche se – per essere più precisi – l’epoca era finita già da un pezzo.
La notizia è che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom), dopo una consultazione che ha trovato in larga misura d’accordo tutti gli operatori, ha stabilito che Tim non è più obbligata a garantire il servizio pubblico e può iniziare a smantellare le 16mila cabine telefoniche, 45 delle quali – secondo quanto riporta il sito della società – sono ancora presenti e funzionanti a Biella. Alle pari di quelle sparse su tutto il territorio nazionale, saranno progressivamente rimosse ma non tutte: resteranno infatti solo quelle che si trovano negli ospedali con almeno 10 posti letto, nelle caserme con almeno 50 occupanti stabili, nelle carceri e dove non arriva la copertura della rete mobile, come i rifugi di montagna.
Il processo si inquadra nell’attuazione della direttiva europea 2018/1972 che prevede di modernizzare le telecomunicazioni dentro l’Unione. Via anche gli elenchi telefonici per concentrarsi sulla banda larga.
Gli italiani, biellesi compresi, ormai non hanno più bisogno dei gettoni e l’indagine di mercato condotta da Swg per conto dell’AgCom lo conferma. Secondo lo studio meno dell’1% degli intervistati ha usato i telefoni pubblici nei 90 giorni precedenti e addirittura il 12% non ha mai fatto chiamate da questi. Oltre l’80% della popolazione non avverte l’esigenza di utilizzare questo servizio e tre persone su quattro non saprebbero neanche dove cercare una cabina nei pressi di casa.
Per circa il 70% della popolazione le cabine telefoniche non sono indispensabili e il dato finale è lapidario: solo 118 le chiamate fatte dai telefoni pubblici nel 2021, tre ai numeri di emergenza. Ormai praticamente tutt’Italia è coperta da rete mobile, internet 4G e nel 2021 c’erano 78 milioni Sim attive, più di una per abitante.
Walter Leotta
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Ardmando
8 Giugno 2023 at 17:26
Inglorioso? Andavano rimosse già 10 anni fa. Oramai anche i bambini di 3 anni hanno un telefono.